Espandi menu
cerca
Radio America

Regia di Robert Altman vedi scheda film

Recensioni

L'autore

steno79

steno79

Iscritto dal 7 gennaio 2003 Vai al suo profilo
  • Seguaci 247
  • Post 22
  • Recensioni 1820
  • Playlist 106
Mandagli un messaggio
Messaggio inviato!
Messaggio inviato!
chiudi

La recensione su Radio America

di steno79
8 stelle

Non ho alcun problema a definirmi un altmaniano. Il regista di Kansas city è stato uno dei maestri della New Hollywood e del cinema mondiale con all'attivo capolavori assoluti come Nashville e America oggi e altri film eccezionali come I compari, Il lungo addio, M.A.S.H., ha inventato il film corale e ha rivoluzionato il cinema degli anni Settanta. A prairie home companion è il suo ultimo film e ha un esplicito valore testamentario: era logico avere aspettative di una certa importanza. Devo riconoscere che la regia altmaniana ha sempre un impatto cinematografico tutt'altro che indifferente, soprattutto nell'alternanza di canzoni country di cui ci fa ascoltare brevi frammenti con sequenze in cui interagiscono i vari personaggi all'insegna della malinconia, della commozione e perfino qualche gag un po' volgarotta come le scorregge dei cow-boy canterini Harrelson e Reilly. La sceneggiatura di Garrison Keillor, conduttore del programma radiofonico in questione, risulta un po' discontinua ma ha l'ottima intuizione di mantenere quasi intatta l'unità di tempo e di luogo nel teatro dove viene effettuata la registrazione dell'ultima trasmissione, la galleria di personaggi non sarà all'altezza di "Nashville" ma sa sbozzare figurine di entertainer e artisti con una cattiveria che a tratti cede il posto a notazioni più sentimentali, ma sempre graffianti, la costruzione polifonica è gestita con la consueta classe da una regia che si avvale stavolta della presenza simultanea di telecamere digitali HD manovrate dal grande Edward Lachmann. Fra le canzoni, eseguite live dagli attori, le migliori sono certamente  quelle del duetto Meryl Streep e Lily Tomlin, che hanno più spazio rispetto agli altri performer vocali e danno anche buone prove recitative (è da rimpiangere che un mostro sacro come la Streep non abbia mai collaborato in precedenza con Altman, mentre la Tomlin era una delle sue muse abituali). Nel cast mi è piaciuta molto anche Virginia Madsen, di forte risalto come angelo della Morte, simpatico Kevin Kline come detective, poco influente Lindsay Lohan. Ad una revisione attenta il film si dimostra un passo d'addio accorato e intenso per il grande regista, la scelta di girarlo tutto nel teatro senza esterni lo rende un po claustrofobico, ma resta sempre un intrattenimento intelligente e incisivo, stavolta privo della dimensione politica.  

Voto 8/10

Ti è stata utile questa recensione? Utile per Per te?

Commenta

Avatar utente

Per poter commentare occorre aver fatto login.
Se non sei ancora iscritto Registrati