Regia di Garry Marshall vedi scheda film
Sotto l’anonimo titolo italiano si nasconde il seguito di The Princess Diaries, già titolato in Italia Pretty Princess, essendo stato diretto dal regista di Pretty Woman Garry Marshall. A ogni buon conto, nei primi cinque minuti della nuova puntata c’è il riassunto della precedente: Mia (Hathaway), brava ragazza americana, ha scoperto di essere l’erede al trono del regno di Genovia (!) e si è assunta le sue responsabilità. La novità è che, secondo le leggi genoviane, non potrà regnare se non si sposerà entro un mese. Dietro tutto briga un perfido visconte (Rhys-Davies), che vorrebbe incoronare re il proprio nipote, discendente di un ramo cadetto. Il resto va avanti come previsto, con la principessa imbranata che conquista il favore dei sudditi (con pose un po’ alla Evita Perón). A salvare tutto sarà una legge ad personam, oltre alla rinuncia dell’altro pretendente. Confezione Disney al risparmio, target di adolescenti che forse nemmeno esiste. La nonna Julie Andrews a un certo punto canta doppiata, come nei musical di quarant’anni fa, mentre il capo della sicurezza Hector Elizondo bissa in pratica il ruolo della sua vita: il maître d’albergo, appunto, di Pretty Woman.
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