Regia di Sophie Tabet vedi scheda film
Fox on the Run.
Venerdì 11 novembre 2025, ore 11.45.
Cielo nuvoloso/coperto, 12.5 °C.
Ah, che cagata favolosa!

No, non è un interessante estratto dal mio diario intestinale, meglio conosciuto come caccalendario, ma il giudizio che, mentre scorrono i titoli di coda sul matinée e Brian Connoly, Steve Priest, Mick Tucker e Andy Scott ci raccontano di una groupie verso cui non provano grande interesse, mi sento di esprimere su “Stone Cold Fox”, l’opera prima nel lungometraggio, dopo qualche corto, di Sophie Tabet, che l’ha scritta con l’anche lei semi-esordiente Julia Roth partendo da un loro soggetto firmato con uno dei co-produttori, Jonathan Craven: piena di difetti, molti (co)scientemente cercati, voluti e costruiti (la maggior parte dei quali sono ascrivibili al genere «Se Kevin Smith non si decide a chiudere, dopo “Tusk” e “Yoga Hosers”, la True North Trilogy con “Moose Jaws”, allora ci penso io!»), altri invece no (ad esempio la non perfetta gestione del dispositivo del narratore inaffidabile, e poi c’è la questioncella del borsone, che comunque va beh, dai, è coca, mica eroina), è però, ed è ciò che conta, onestamente/sinceramente divertente, e poi Kiernan Shipka ("Mad Men", Chilling Adventures of Sabrina, the Silence, Swimming with Sharks, Totally Killer, Longlegs, the Last Showgirl) non riesce, manco impegnadosi, a sbagliare un’espressione, manco a pagarla.


Accanto a lei Krysten Ritter (“Breaking Bad”, “Don't Trust the Bitch in Apartment 23”, “El Camino”), una dark lady per eccellenza (tra Linda Fiorentino e Mia Kirshner), quella faccia da schiaffi di Kiefer Sutherland, e poi Jamie Chung (“Lovecraft Country”, “Dexter: New Blood”) e Mishel Prada (“Vida”), una simil-Aubrey Plaza, paragone da intendersi nel solo senso possibile, quello buono (e pazzo).

Fotografia di Ken Seng, montaggio di Joel Griffen & Jennifer Lee e musiche di Alex Kovacs, con in coda il succitato glam-rock di “Fox on the Run” (che all’epoca diegetica del film aveva una decina d’anni) degli Sweet (da “Desolation Boulevard” del 1974), per forza. Producono Bee-Hive, The Wonder Company, Streamline Global e Bang Bang Pictures, distribuisce Vertical.
* * * ¼/½ - 6.75
Non ci sono commenti.
Ultimi commenti Segui questa conversazione
Commenta