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Fascicolo nero

Regia di André Cayatte vedi scheda film

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claudio1959

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Questo testo contiene anticipazioni sulla trama.

La recensione su Fascicolo nero

di claudio1959
8 stelle

Fascicolo nero di André Cayatte un film cupo e disperato capace di esplorare con coraggio il lato oscuro della giustizia, quella costruita dagli inquirenti, ma non la realtà dei fatti.

locandina

Fascicolo nero (1955): locandina

locandina

Fascicolo nero (1955): locandina

scena

Fascicolo nero (1955): scena

scena

Fascicolo nero (1955): scena

Fascicolo nero Francia/Italia 1955 la trama: Jacques Arnaud prende servizio in un piccolo paese della provincia francese ancora segnato dalle distruzioni di una sanguinosa guerra. È un giudice istruttore all’inizio della sua carriera e si imbatte in un misterioso caso di presunto omicidio in cui sembra implicato l’uomo più in vista e potente della cittadina. La recensione: Fascicolo nero (Le dossier noir) è un film diretto da André Cayatte. Soggetto di André Cayatte e Charles Spaak Prodotto da Angelo Rizzoli, Michel Safra Casa di produzione Spéva Films, Rizzoli Film Montaggio di Paul Cayatte Musiche di Louiguy Scenografia di Jean Bourgoin. Film presentato nel 1955 in concorso all'8ª edizione del Festival di Cannes. André Cayatte gira con maestria un gran bel film teso, asciutto e compatto, con al centro della narrazione le storture del sistema giudiziario francese, con una regia solida ed un cast funzionale senza attori di primo piano, ma tutti ben noti al pubblico cinefilo, anche la nostra Lea Padovani con una parte fondamentale nel film. È un chiarissimo film di denuncia, soprattutto ai metodi dei poliziotti spavaldi e disposti a tutto, pur di trovare un colpevole, estorcere una confessione. Molto ben descritta anche l’ipocrisia untuosa della provincia francese, un covo di vipere e di tradimenti nascosti. Tutti i personaggi hanno il loro lato buio ed i loro segreti nascosti ed occultati. Tutto è girato in modo melodrammatico in un bn da urlo, tutto reso in modo efficace e la corruzione che dilaga ad ogni livello viene denunciata duramente e senza giri di parole. La sceneggiatura di Charles Spaak ancora oggi colpisce per la sua intensità emotiva. Il ritmo serratissimo e compatto come già detto sopra. Sul finire scopriremo la verità, come leggere un romanzo avvincente e con tanti colpi di scena e quello finale è da standing ovation, vedere il film per capire e credere, dove finalmente grazie al giudice Jacques Arnaud/Jean Marc Bory trionferà il senso di onestà, prima di ogni cosa, anche di una “verità” costruita, mendace e contraffatta. Interpreti e personaggi Jean-Marc Bory: Jacques Arnaud Henri Crémieux: procuratore Limousin Noël Roquevert: commissario Franconi Paul Frankeur: Charles Broussard Lea Padovani: Francesca Le Guen Antoine Balpêtré: signor Dutoit Danièle Delorme: Yvonne Dutoit Daniel Cauchy: Jo Bernard Blier: commissario Noblet Jean-Pierre Grenier: Gilbert Le Guen Nelly Borgeaud: Daniela Limousin

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