Trama
Presentato alla Quinzaine 2025, il film The President’s Cake ci porta nell’Iraq degli anni ’90. Sotto l’ombra implacabile del regime di Saddam Hussein e le difficoltà imposte dalle sanzioni internazionali, due bambini, Lamia e Saeed, cercano di sopravvivere in un Paese martoriato, tra privazioni, riti familiari e sogni spezzati.
Quando arriva il compleanno del presidente, e con esso la richiesta ufficiale di doni da parte della popolazione, il gesto si carica di significati ambigui: devozione forzata, paura, e paradossale speranza. Un episodio semplice si trasforma in specchio di una nazione sotto sorveglianza, in un racconto fatto di intimità, silenzi e ferite invisibili.
Con il film The President’s Cake, il regista iracheno Hasan Hadi firma un’opera profondamente radicata nella sua memoria personale e nel tessuto storico del suo Paese. Cresciuto nel sud dell’Iraq durante la guerra, Hadi propone un racconto che bilancia con rara sensibilità il realismo documentaristico e l’onirismo, fondendo verità emotiva e potenza visiva. Il film The President’s Cake, girato interamente in Iraq e ambientato nei suggestivi marais mesopotamici, è anche un omaggio al territorio e alla sua memoria storica, spesso assente dalla rappresentazione cinematografica.
Hadi adotta un approccio profondamente umano e poetico, lavorando con attori non professionisti e favorendo l’improvvisazione per cogliere la verità nei gesti e nelle emozioni. L'equilibrio tra estetica e autenticità, così come l'alternanza tra delicatezza visiva e durezza del reale, definisce un’opera che rifugge ogni messaggio ideologico esplicito, puntando invece a restituire dignità e voce ai più vulnerabili.
The President’s Cake è un film che parla di infanzia, oppressione e resistenza silenziosa. Ambientato nel periodo della dittatura di Saddam Hussein, esplora l’assurdità del culto della personalità e la pervasività del controllo sociale, ma senza mai cedere alla denuncia diretta. Il racconto si sviluppa attraverso gli occhi dei bambini, diventando uno spazio sospeso tra sogno e incubo, dove la bellezza visiva si scontra con la brutalità del contesto.
Il film riflette anche sul ruolo della memoria e sull’atto del raccontare: cosa significa ricordare un’epoca che ha cancellato se stessa? E come rendere visibile ciò che è stato volutamente dimenticato?
Note
Continua qui: THE PRESIDENT’S CAKE, IL FILM NELL’IRAQ DI SADDAM HUSSEIN
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