Ventotto anni dopo il contagio che ha devastato il Regno Unito, una comunità isolata su un’isola vive secondo regole ferree per tenere lontani gli infetti. Quando Isla si ammala gravemente, suo figlio Spike infrange ogni divieto e la porta sulla terraferma in cerca di un medico. In un mondo ormai mutato, tra nuovi orrori e alleanze inaspettate, inizia un viaggio che cambierà per sempre il destino della loro famiglia.
Memento Amori contro “There's No Discharge in the War!” (e la Rivincita di Azincourt), ovvero: le Meraviglie della Placenta (madre per poco e per procura).
Sequel inutile. Non è horror. Non è un film drammatico. Filmetto sulle dinamiche familiari di un ragazzino sveglio che vuole salvare la madre malata.Assurdo il parto della zombie e il medico fans degli ossari, stile 1ma guerra mondiale. Voto 5
La cosa che mi "preoccupa" è l'idea di una trilogia, dopo che per anni sembrava non sapessero che fare. Inoltre pare non abbiano i soldi per il terzo film, non parte bene la cosa... Nonostante tutto spero che la pellicola sia almeno un decente horror, dopo la riuscita del primo mitico film.
28 anni dopo, nonostante la confezione impeccabile, convince poco proprio come horror, che di fatto rimane l'essenza sottintesa del film e della serie.
Si apprezzano dettagli tecnico-narrativi qua e là, ed una certa tensione, soprattutto iniziale, che la vicenda porta avanti entro un contesto naturale un po' affascinante, ma soprattutto allarmante
Danny Boyle in realtà non è un fan dei film di zombie, ma Alex Garland, che da adolescente vedeva moltissimi film di zombie, poi per anni non ne ha più visti, fino a quando non è uscito il videogioco Resident Evil e si è reso conto che la tensione non derivava dagli zombi che non rappresentavano una grande minaccia perché si muovevano lentamente...
Ogni percorso umano è costellato di prove da affrontare. Alcune sono determinate dalle condizioni ambientali di appartenenza, mentre altre sono identiche/simili a qualunque latitudine, alcune sono imposte dalla famiglia/comunità, altre sono frutto di scelte individuali più o meno consapevoli, infine non mancano mai delle sorprese fuori programma, che vanno inevitabilmente a… leggi tutto
Quattr’e quattr’horror (e dintorni) del 2025: • “Death of a Unicorn” (U.S.A.), commedia dark fantasy-horror scritta e diretta da Alex Scharfman: **½ - **¾ • “Bring Her Back” (AUS), horror psicologico-soprannaturale scritto da Danny Philippou & Bill Hinzman e diretto da Danny & Michael Philippou: **¾ -… leggi tutto
E così anche quel piccolo gioiello horror del 2002, ha il suo seguito (o quasi). Si sa, nel Cinema di oggi non si butta via niente, come con il maiale, che i tempi che viviamo sono questi, mediocri e tristi, e si cerca solo di monetizzare. Così è, purtroppo, per "28 Anni Dopo", un film nato male, pensato male e che finisce male. Danny Boyle, redivivo, sposta il suo horror in… leggi tutto
Tutto parte da questo commento trovato tra quelli presenti nell'edizione di "28 anni dopo" in BR, in realtà non è vero era nella mia testa da ben prima, è solo che è stato il punto che mi ha…
Quattr’e quattr’horror (e dintorni) del 2025: • “Death of a Unicorn” (U.S.A.), commedia dark fantasy-horror scritta e diretta da Alex Scharfman: **½ - **¾ • “Bring Her Back” (AUS), horror psicologico-soprannaturale scritto da Danny Philippou & Bill Hinzman e diretto da Danny & Michael Philippou: **¾ -…
Il nuovo film di Danny Boyle è un sequel emozionante che continua la saga di "28 giorni dopo", horror che ha rivoluzionato il genere zombie. La vicenda si svolge 28 anni dopo gli eventi del primo film e introduce nuovi personaggi e nuove sfide in un mondo post-apocalittico. L'atmosfera è cupa e riflessiva, che ricorda un cimitero abbandonato dove le tombe sono state devastate dal…
E così anche quel piccolo gioiello horror del 2002, ha il suo seguito (o quasi). Si sa, nel Cinema di oggi non si butta via niente, come con il maiale, che i tempi che viviamo sono questi, mediocri e tristi, e si cerca solo di monetizzare. Così è, purtroppo, per "28 Anni Dopo", un film nato male, pensato male e che finisce male. Danny Boyle, redivivo, sposta il suo horror in…
Molto spesso, soprattutto nei mesi estivi in cui gli incassi sono dominati dai soliti noti, questo testo di commento alla classifica è abbastanza inutile e rischia di essere una mera riproposizione di numeri e…
Il duo inglese formato dal regista Danny Boyle e dallo sceneggiatore Alex Garland, che nel 2002 diede vita al cult 28 giorni dopo, si riunisce in occasione del terzo capitolo di una saga che era rimasta ferma al 2007, con il sequel 28 settimane dopo. Questo nuovo episodio, come da titolo, è ambientato 28 anni dopo lo scoppio dell'epidemia di rabbia che ha devastato il Regno…
CM al Cinema (34)
Un ottimo sequel che riesce nell'impresa di raccogliere l’eredità del primo capitolo, ampliandone la visione senza tradirne lo spirito. La regia è solida, con alcune sequenze visivamente potenti e cariche di tensione che rimangono impresse. Il film alterna momenti di grande impatto emotivo a un ritmo incalzante, sostenuto da una colonna…
Boyle riprende il capostipite per raccontare un percorso di formazione che usa gli infetti come MacGuffin, rompendo alcune regole del gioco (il parto degli infetti come atto di discontinuità, la gerarchia dentro gli stessi infetti) e, al contempo, utilizzando alcune discrasie visivo-uditive per rafforzare il gioco di contrasti all'interno di un lavoro introspettivo
CIAK MI GIRANO LE CRITICHE DI DIOMEDE917: 28 ANNI DOPO
È decisamente molto impegnativo riprendere le tematiche raccontate in 28 Giorni Dopo e nel suo sequel 28 settimane dopo, in un periodo storico dove The Walking Dead e Last of Us hanno dato un contributo significativo e nuova linfa al nuovo modo di raccontare una società post apocalittica che tenta di sopravvivere ai mostri da…
Primo appuntamento tra cinefili d'ora in avanti:
Lei: «Qual è il personaggio che più ti rappresenta?»
Lui: «Hai presente l'alfa del film 28 Anni Dopo? Ecco, quello. E poi corro anche veloce.»
Lei: «Beh, a parole son bravi tutti ma finché non vedo non ci credo.»
Allora i due vanno a casa, entrano…
Davvero poca roba, Danny Boyle si conferma regista alla moda ormai superato dalle mode, abbastanza bollito pur se gli danno 11 Oscar, e che con l'horror splatter vero e la sua viscerale tensione ha ben poco cui spartire, se non per il condividere con "Resident Evil" di Paul W.S. Anderson il poco valoroso "primato" di avere codificato la vera e primigenia "creazione" degli zombi "veloci" e…
Nel terzo capitolo della saga dei 28 anni, Danny Boyle non si limita a raccontare la fine del mondo, ma la metabolizza attraverso una grammatica visiva estremamente radicale, che sfrutta appieno i dispositivi contemporanei per far coincidere forma e contenuto.
Gli smartphone e le videocamere digitali ultra compatte vengono sfruttati per rendere la visione più soggettiva, pulsante e…
28 ANNI DOPO.
Diciott’anni dopo si riprende la saga iniziata nel 2002 con 28 giorni dopo insieme ai creatori Danny Boyle e Alex Garland, ritornati rispettivamente alla regia e alla scrittura. Il film è chiaramente il seguito dell’ancor sottovalutato 28 settimane dopo, ma per esigenze di messinscena e in parte di scrittura se ne distacca riuscendo ad essere se stante.…
In linea con il trend a livello globale il nuovo film Pixar Elio lascia il pubblico tiepido e resta dietro alla versione live action di Dragon Trainer che mantiene agilmente il primo posto in classifica…
Dopo oltre venti anni dal rivoluzionario 28 Giorni Dopo, il survival che riscriveva le coordinate del cinema zombi (che poi zombie non erano) guardando a Incubo sulla Città Contaminata (1980) di Umberto Lenzi e a La Città Verrà Distrutta all'Alba (1973) di George A. Romero, si concretizza l'atteso ritorno di Danny Boyle all'horror.
Il regista inglese (ricordiamo premio…
Ogni percorso umano è costellato di prove da affrontare. Alcune sono determinate dalle condizioni ambientali di appartenenza, mentre altre sono identiche/simili a qualunque latitudine, alcune sono imposte dalla famiglia/comunità, altre sono frutto di scelte individuali più o meno consapevoli, infine non mancano mai delle sorprese fuori programma, che vanno inevitabilmente a…
AL CINEMA
"Memento mori" .... O piuttosto "memento amoris" ...?!?
La saga horror-apocalittica legata al numero "28" continua, e dopo 28 giorni del 2002 (in cui il numero esprimeva il tempo dell'incubazione del virus contratto da un morso di scimmia in cattività sottoposta a crudeli esperimenti, morso che trasformò gli infettati in mostri rabbiosi ed affamati), le 28 settimane,…
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Commenti (7) vedi tutti
Memento Amori contro “There's No Discharge in the War!” (e la Rivincita di Azincourt), ovvero: le Meraviglie della Placenta (madre per poco e per procura).
leggi la recensione completa di mckSequel inutile. Non è horror. Non è un film drammatico. Filmetto sulle dinamiche familiari di un ragazzino sveglio che vuole salvare la madre malata.Assurdo il parto della zombie e il medico fans degli ossari, stile 1ma guerra mondiale. Voto 5
commento di ripo1970Non credo nei sequel..............e infatti.... voto 6+
commento di ripley2001"Memento Mori Memento Amori" Dott. Ian Kelson.
leggi la recensione completa di imperiormax89La cosa che mi "preoccupa" è l'idea di una trilogia, dopo che per anni sembrava non sapessero che fare. Inoltre pare non abbiano i soldi per il terzo film, non parte bene la cosa... Nonostante tutto spero che la pellicola sia almeno un decente horror, dopo la riuscita del primo mitico film.
commento di Xoanon28 anni dopo, nonostante la confezione impeccabile, convince poco proprio come horror, che di fatto rimane l'essenza sottintesa del film e della serie. Si apprezzano dettagli tecnico-narrativi qua e là, ed una certa tensione, soprattutto iniziale, che la vicenda porta avanti entro un contesto naturale un po' affascinante, ma soprattutto allarmante
leggi la recensione completa di alan smitheeDanny Boyle in realtà non è un fan dei film di zombie, ma Alex Garland, che da adolescente vedeva moltissimi film di zombie, poi per anni non ne ha più visti, fino a quando non è uscito il videogioco Resident Evil e si è reso conto che la tensione non derivava dagli zombi che non rappresentavano una grande minaccia perché si muovevano lentamente...
leggi la recensione completa di cristianabinileoni