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Una battaglia dopo l'altra

Regia di Paul Thomas Anderson vedi scheda film

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La recensione su Una battaglia dopo l'altra

di FilmLovers
10 stelle

 

Sedici anni dopo aver abbandonato la lotta armata e gli ideali rivoluzionari, Bob Ferguson (Leonardo di Caprio) si ritrova, tra dipendenze e demoni contro cui combattere, nelle vesti di  “genitore improbabile” dell’adolescente Willa (Chase Infiniti), avuta con la tanto amata quanto controversa Perfidia (Teyana Taylor), compagna di dure opposizioni politiche, sfociate spesso nella violenza e in atti di criminalità. Quando la vita sembrava scorrere in una sorta di equilibrio – seppur precario –, l’odio del vecchio nemico, il colonnello Lockjaw (Sean Penn) tornerà a bussare alla porta di Bob e Willa, cresciuta senza quella madre che proprio una politica repressiva e reazionaria le aveva tolto, e costretta a vivere in un mondo che adulti complessi e poco stabili avevano scelto per lei.

 

locandina

Una battaglia dopo l'altra (2025): locandina

  

“Una battaglia dopo l’altra” è la decima opera del cineasta di Los Angeles, adattata liberamente al romanzo di Thomas Pynchon “Vineland” (e perciò seconda pellicola “Pynchoniana” di PTA dopo “Vizio di Forma”); una firma che delinea una sceneggiatura  capace di mischiare il genere dell’action thriller a quelli del drama e della commedia, sfiorando quasi la satira e arrivando fino a colpire la critica socio-politica.

 

La progressione narrativa non presenta digressioni temporali tra passato o presente ma si divide distintamente in due periodi, distanti 16 anni l’uno dall’altro.
Come sempre e dal canto suo, PTA è in grado di incastrare perfettamente l’intreccio dei e tra i protagonisti, sia per la solidità narrativa, sia grazie all’ottimo uso del montaggio alternato, alle volte più disteso, altre ben più serrato. Non stupisce, quindi, che spicchi un perfetto montaggio tecnico in grado di valorizzare sia le scene d’azione che il drama e, quando serve, scene che sfiorano quasi il comico (la natura dello stesso protagonista sembra impossibile non ricordare “Il Grande Lebowski” dei Coen).

 

Ad orchestrare il tutto c’è la sempre eccezionale regia di PTA: riconoscibili i suoi manierismi nella ricerca del punto macchina e nella costruzione delle inquadrature, la sua straordinaria capacità di dirigere gli attori e in questo film in particolare, il dimostrarsi finanche capace di fondere il suo stile nell’azione riuscendo a valorizzare, innovare e rendere originali sequenze inflazionate come il cliché dell’inseguimento d’auto.

 

Paul Thomas Anderson

Una battaglia dopo l'altra (2025): Paul Thomas Anderson

 

Valore aggiunto e che eleva ancor di più quest’opera sono le musiche di Jonny Greenwood: alla sesta collaborazione con il regista si conferma una sintonia eccezionale che si dimostra in composizioni che combaciano perfettamente le sequenze filmiche, con musiche da una parte più ritmate nell’action,dall’altra più cupe o enfatiche nel drama; in entrambi i casi coerenti allo stile di Greenwood, sempre indovinate e mai banali.

 

Importanza fondamentale per la riuscita di “Una battaglia dopo l’altra” la ricoprono le interpretazioni magistrali di Leonardo di Caprio nelle vesti di un genitore squinternato e quasi contraddittorio, e del sinistro antagonista impersonato da Sean Penn: due uomini per certi versi agli antipodi, ma accomunati da scheletri nell’armadio contro cui scontrarsi, ideali radicati e radicali che hanno scosso certezze e frantumato legami, personalità contorte che rendono la trama non solo avvincente nel suo susseguirsi, ma interessante anche nella caratterizzazione psicologica dei personaggi. 

 

Leonardo DiCaprio

Una battaglia dopo l'altra (2025): Leonardo DiCaprio

 

Questi personaggi vivono in un America contraddittoria, dove il suprematismo bianco lascia il posto alla lotta politica, scelta come mezzo per contrastare un potere che schiaccia le minoranze e si avvinghia profondamente ad interessi particolaristici, basati su stereotipi e discriminazioni.

 

Questo concetto è incarnato nel personaggio di Penn che nel suo arrivismo esaperto ed esasperante
non concede tregue pur di raggiungere il suo posto nelle “alte sfere del potere bianco”, un luogo permeato da opportunismo e sentimenti simil-ariani.

 

Sean Penn, Teyana Taylor

Una battaglia dopo l'altra (2025): Sean Penn, Teyana Taylor

 

Altrettanto coinvolgente è il modo in cui viene sondata l’annosa questione del rapporto “genitori-figli” e dello scontro generazionale: uno stereotipo? Forse, ma la retorica spesso racconta una realtà: quella di uomini e donne, giovani e adulti imperfetti, a caccia di un equilibrio precario e instabile, dove bene e male si fondono e confondono. 

Infine piccola menzione speciale per le “quote rosa” dell’opera: la giovane Willa e sua madre Perfidia (un nome, una garanzia), perfettamente annodate in un crocevia di apparizioni e scomparse, fino ad un passaggio di testimone che suona come il superamento di un complesso di Edipo tutto al femminile. 

Voto:9.5

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