Regia di Teemu Nikki vedi scheda film
CIAK MI GIRANO LE CRITICHE DI DIOMEDE917: 100 LITRI DI BIRRA
Come già ci aveva anticipato Thomas Vinterberg in Un altro giro e soprattutto Aki Kaurismaki con la sua filmografia (Foglie al Vento vero e proprio film manifesto), nel Nord Europa l’alcool è una parte integrante e importante nella vita degli abitanti.
In 100 litri di Birra il regista Teemu Nikki ci fa capire la vera filosofia di vita che emerge in Finlandia, “Nessuno nasce, muore ma soprattutto si sposa senza sahti”.
Il Sahti è il vero protagonista di questa tragicommedia ad alto tasso alcolico che si trasforma in una black comedy che tanto piacerebbe ai Fratelli Coen di Fargo o Arizona Junior.
Il Sahti è qualcosa di più della semplice birra che dà il titolo nella versione italiana. È una bevanda che viene preparata, fermentata e ingurgitata in 22 giorni e non c’è festa che tenga senza il Sahti.
Al centro del film ci sono le due sorelle Taina e Pirkko, due anime sospese che vivono di lavori saltuari (la prima come parrucchiera, la seconda come pulitrice di allevamenti di maiali) che hanno come obbiettivo produrre il miglior Sahti del paese grazie agli strumenti ereditati dal nonno e superare la qualità di quello prodotto dal padre, un uomo in apparenza senza cuore che non dà nessuna soddisfazione alle loro figlie che sopperiscono questa carenza affettiva sfondandosi di sahti fino a stonarsi la testa e soprattutto il fisico.
E a proposito di sensi di colpa esiste una terza sorella, Päivi che vive a Helsinki e che sta per sposarsi.
La povera Päivi ha una gamba in titanio visto che la sua l’ha persa in un incidente stradale provocato dalle sorelle ubriachissime e chiede proprio a loro di produrre i 100 litri di Sahti migliori per la festa.
E loro produrranno 100 litri da 10 e lode.
Il film segue le 48 ore che precedono il matrimonio e i guai che Taina e Pirkko produrranno nella comunità iniziando dal fatto che loro si sono scolate tutti i 100 litri 10 e lode e utilizzeranno ogni mezzo al limite della legalità (superandolo abbondantemente) per ricercare il regalo promesso all’amata sorellina.
Oltre al concetto di famiglia disastrata e senso di colpa grosso come un macigno, Teemu Nikki ci racconta col suo tono grottesco e smisurato un entroterra finlandese dove il conflitto uomo-donna è ancora forte e fortemente primitivo.
Taina e Pirkko sono due donne molto fisiche che difendono le loro fragilità a colpi di roncola e cazzotti, affogano le loro paure dentro Sahti, birre bionde e amari, non sanno dire Ti amo e hanno talmente tanta paura di amare che rifiutano di inventare un codice tutto loro con gli uomini che le corteggiano.
Taina e Pirkko sono rappresentate in un modo così mascolino e animalesco che il regista Teemu Nikki non le risparmia una diarrea trashissima che avrebbe rifiutato perfino Massimo Boldi.
100 litri di Birra è un film che dietro il black humor e una scorrettezza ben calibrato ci racconta una storia melodrammatica di due personaggi che non riescono a vedere un proprio posto nel mondo e che si nascondono nell’alcolismo per non affrontare le prove che la vita ci mette sempre davanti.
Il vero messaggio di Teemu Nikki è che finche c’è Sahti c’è speranza, ma anche se c’è amore allora c’è anche la Vita.
Voto 7
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