Regia di Eli Roth vedi scheda film
Slasher movie che parte da lontano ovvero dai fake trailer di Grindhouse. con Eli Roth tenta di ripercorrere la strada di Robert Rodriguez con Machete, ma dispone di un soggetto piuttosto modesto. Roth cambia la festa di riferimento, ma da comunque vita a un emulo di Halloween, sebbene la componente sovrannaturale sia del tutto assente (siamo dalle parti del giallo grandguignolesco). In azione c'è l'ennesimo killer mascherato che agisce per vendetta e si scaglia contro un gruppo determinato di persone. Proprio questo aspetto, così come l'identità dell'assassino, è il punto debole del film. Roth le prova tutte per elevare il risultato finale e lo fa infarcendo la storia di una debordante componente splatter. Propone anche un ottimo prologo (cammeo di un'inedita Gina Gershon in un horror) in cui mostra l'idiozia americana nel prendere d'assalto un centro commerciale (echi romeriani) proseguendo con la malattia dei like dei social salvo finire presto gli spunti, in parte compensati da una violenza visiva in puro stile anni ottanta. Quasi tutte le scene migliori arrivano direttamente dal fake trailer. Gli ottimi sono infatti ottimi così come le sequenze in cui vediamo il killer in azione, tra eviscerazioni, decapitazioni, spruzzi di sangue, vittime cotte vive in forno e budella in vista. È un Eli Roth che si diverte e riceve consensi facendo meno di quanto potrebbe sembrare. Mezza stella in più per la macelleria e gli effetti speciali.
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