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Alba fatale

Regia di William A. Wellman vedi scheda film

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La recensione su Alba fatale

di Cinefil09
7 stelle

 

Introduzione

Diretto da William A. Wellman nel 1943, Alba Fatale è un western atipico e profondamente morale, che abbandona i classici duelli all'ultimo sangue per esplorare temi come la giustizia, la folla violenta e la coscienza individuale. Con Henry Fonda in uno dei suoi ruoli più intensi, il film è un dramma essenziale e claustrofobico, che rinuncia all'azione in favore di una riflessione amara sull'umanità.

Trama (senza spoiler)

In un polveroso villaggio del West, la notizia di un omicidio scatena la caccia all'uomo. Un gruppo di cittadini, trasformati in giustizieri improvvisati, si lancia all'inseguimento dei presunti colpevoli. Due forestieri (Henry Fonda e Harry Morgan), seppur riluttanti, vengono trascinati nel gruppo. Quando catturano tre sconosciuti, il processo si risolve in pochi minuti: la folla vuole il linciaggio, non la giustizia. 

Analisi

Alba Fatale è un film coraggioso per la sua epoca, un western che smantella il mito della "frontiera giusta" mostrando invece l'irrazionalità della violenza collettiva. Wellman costruisce un dramma psicologico di rara intensità, rinunciando a paesaggi epici per concentrarsi sui volti degli uomini travolti dalla loro stessa rabbia. Henry Fonda offre una performance sobria e devastante, perfetto contraltare alla folla urlante che rappresenta il lato più oscuro della "civilizzazione" del West. Il film però non è perfetto, presena alcuni limiti evidenti: alcuni dialoghi risultano didascalici, e il ritmo—volutamente lento—può apparire monotono a chi cerca un western tradizionale. Inoltre, la mancanza di azione e la struttura quasi teatrale (gran parte della storia si svolge in un unico luogo) potrebbero deludere gli spettatori moderni.

Conclusione

Un film necessario, Alba Fatale è più attuale che mai nella sua condanna del tribalismo e della giustizia emotiva. In un'epoca di giustizie sociali e condanne facili, il suo monito risuona più forte che mai. Nonostante qualche limite narrativo, resta un capolavoro morale, un grido senza tempo contro la crudeltà della massa.

 

"Quando un uomo vuole impiccarti, non gli servono ragioni. Gli basta una corda." 

 

Alba fatale | Film | Recensione | Ondacinema

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