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The Alto Knights - I due volti del crimine

Regia di Barry Levinson vedi scheda film

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La recensione su The Alto Knights - I due volti del crimine

di Letiv88
6 stelle

De Niro fa il suo e regge il film, ma il resto è poco convincente. La scelta del doppio ruolo non aggiunge valore, la storia resta superficiale e priva di vero spessore. Un film che si lascia guardare senza entusiasmare.

locandina

The Alto Knights - I due volti del crimine (2025): locandina

Quando un film annuncia Robert De Niro in un doppio ruolo da boss mafioso sotto la regia di Barry Levinson e la sceneggiatura firmata da Nicholas Pileggi (Quei bravi ragazzi), l'aspettativa schizza alle stelle.The Alto Knights - I Due Volti del Crimine sembrava voler rigenerare i fasti del grande cinema gangster all'americana. Invece, ciò che arriva sullo schermo è un'opera frettolosa, poco approfondita e priva di mordente, che si regge in piedi quasi esclusivamente grazie alla presenza scenica di De Niro.

Il film si concentra sulla rivalità tra due leggendari boss mafiosi degli anni '50: Vito Genovese e Frank Costello, entrambi interpretati da De Niro. Ex alleati diventati nemici, i due si contendono il controllo del crimine organizzato in una New York che vive sotto la legge del silenzio e del piombo. Il racconto si focalizza su un preciso periodo del loro scontro, lasciando fuori - volutamente o meno - tutta la parte relativa alla loro ascesa, formazione e contesto storico.

Robert De Niro

The Alto Knights - I due volti del crimine (2025): Robert De Niro

Il problema principale del film è proprio questo: manca il contesto. Non vengono fornite date, riferimenti storici chiari, né si cerca di costruire un background solido per aiutare lo spettatore a comprendere l'importanza dei personaggi. Tutto sembra muoversi in un limbo temporale dove accadono cose, ma non se ne capisce mai fino in fondo il perché o il quando.

La scelta di far interpretare entrambi i ruoli principali a De Niro è coraggiosa ma poco utile. Non perché lui sia inadeguato - anzi, è l'unico elemento che porta il film alla sufficienza - ma perché il trucco e gli effetti digitali usati per differenziare i due personaggi risultano forzati e quasi caricaturali. A quel punto, avrebbe avuto più senso scegliere due attori di peso per dare dinamismo e contrasto visivo alla narrazione.

Il cast di supporto è poco incisivo, e molte figure sembrano comparse in attesa della battuta buona che non arriverà mai. La scenografia fa il suo lavoro ricreando l'atmosfera anni '50 con discreta cura, ma senza guizzi. La narrazione corre troppo, come se avessero voluto chiudere tutto in fretta, lasciando la storia senza il giusto respiro.

The Alto Knights' director on teaming with Robert De Niro

I Due Volti del Crimine è un film che aveva le carte in regola per diventare un nuovo classico del genere, ma si perde in superficialità e scelte discutibili, prima fra tutte quella di concentrare tutto su un solo periodo storico, trascurando la costruzione dei personaggi e delle loro motivazioni. Alla fine, ciò che resta è una pellicola da 6 stiracchiato, salvata da un De Niro che, anche a 80 anni suonati, dimostra di poter reggere da solo il peso di un film intero. Ma non basta. Perché un grande attore può brillare, certo, ma non può fare da luce per un intero film che, purtroppo, rimane in ombra.

 

 

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