Regia di Simone Aleandri vedi scheda film
Simone Aleandri arriva dal Cinema documentaristico e si vede. "La Notte Più Lunga Dell'Anno" è il suo primo tentativo di "fiction", ma la lingua del documentario vince su quella della drammaturgia, risolvendo in novanta minuti un film che, per una volta, avrebbe necessitato almeno di una mezz'ora in più. Aleandri è bravo, molto bravo, quando si tratta di riprendere una città di periferia, (in questo caso Potenza) e perdipiù in notturna, mettendo in risalto le grandi arterie superstradali, le vie vuote, le luci di Natale, (siamo a pochi giorni dal 25 dicembre) e il paesaggio che lentamente appare nell'alba. Infarcisce questa particolare bellezza con quattro storie di gente comune, dove a spiccare, per bravura, è Ambra Angiolini, disillusa cubista, in un ruolo non facile, ma che vede un po' tutti i protagonisti fare il loro dovere piuttosto bene (è bello ritrovare anche Alessandro Haber). Il problema, però, è che le storie pigiate in quel minutaggio, sono veramente minimali e lasciano il tempo che trovano, se non per il comune denominatore della solitudine. Nessuna viene sviluppata a sufficienza e il tutto viene lasciato alla nostra empatia: un film esistenzialista, forse troppo, che ha dalla sua una realizzazione importante e l'assoluta mancanza di volgarità. Non poco, ma forse non basta. Vale comunque una visione, su RaiPlay.
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