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La persona peggiore del mondo

Regia di Joachim Trier vedi scheda film

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claudio1959

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Questo testo contiene anticipazioni sulla trama.

La recensione su La persona peggiore del mondo

di claudio1959
10 stelle

Julie: Mi sembra di non portare mai a termine nulla. Passo da una cosa all'altra.

Renate Reinsve

La persona peggiore del mondo (2021): Renate Reinsve

Herbert Nordrum, Renate Reinsve

La persona peggiore del mondo (2021): Herbert Nordrum, Renate Reinsve

Renate Reinsve, Herbert Nordrum

La persona peggiore del mondo (2021): Renate Reinsve, Herbert Nordrum

Renate Reinsve

La persona peggiore del mondo (2021): Renate Reinsve

Herbert Nordrum, Renate Reinsve, Anders Danielsen Lie

La persona peggiore del mondo (2021): Herbert Nordrum, Renate Reinsve, Anders Danielsen Lie

La persona peggiore del mondo Norvegia, Francia, Svezia, Danimarca 2021 la trama: La trentenne Julie vive con il quarantenne Aksel, un fumettista di tendenza. Aksel è un uomo innamorato e attento e la vita della coppia nella scena artistica di Oslo è fatta di cocktail, feste ed eventi a cui prendere parte. Julie, però, non si sente realizzata. Incapace di sopportare il peso delle aspettative della sua famiglia o il desiderio di Aksel di avere un figlio, continua a inseguire sogni personali che cambiano di continuo. Una sera, mentre cerca disperatamente di riscoprire alcune sensazioni perdute della sua gioventù, Julie si imbuca a una festa di nozze, dove fa la conoscenza di Eivind, che ha la sua età. La recensione: La persona peggiore del mondo (Verdens verste menneske) è un film diretto da Joachim Trier. Sceneggiatura di Eskil Vogt, Joachim Trier Prodotto da Thomas Robsahm Produttore esecutivo Dyveke Bjørkly Graver, Tom Kjeseth Casa di produzione Oslo Pictures, MK2 Productions, Film i Väst, Snowglobe, B-Reel, Arte France Cinéma Distribuito in Italia da Teodora Film Fotografia di Kasper Tuxen Montaggio di Olivier Bugge Coutté Musiche di Ola Fløttum Scenografia di Roger Rosenberg Costumi di Ellen Dæhli Ystehede. Debutta al cinema nel film Oslo, 31. august, regia di Joachim Trier (2011). Renate Reinsve è un ex modella norvegese ora attrice di fama internazionale. È il terzo episodio della "Trilogia di Oslo", dopo Reprise (2006) e Oslo, 31. august (2011). È stato presentato in concorso al Festival di Cannes 2021,dove la protagonista Renate Reinsve ha vinto il premio per la miglior attrice. Il film si compone di 12 capitoli 1 prologo e 1 epilogo. Dura 2 ore e 3 minuti. Questo è veramente un grande film che sa scavare nel profondo dell’animo umano, nella mente e nel cuore di una giovane trentenne, una delle tante, con i suoi sogni reconditi, le sue aspettative e illusioni, i suoi amori vaporosi e leggeri come cipria, le sue fragilità e i suoi dubbi. Interpreta in modo sensazionale il personaggio di Julie la stupenda Renate Reinsve, con lei due attori capaci di recitare in modo notevole la loro parte: Anders Danielsen Lie/Aksel il fumettista quarantenne e Herbert Nordrum il coetaneo di Julie “catturato” a una festa di matrimonio. La storia è molto semplice, ma la mdp di Trier sa cogliere ogni sfumatura del carattere della ragazza, ci sono anche scene oniriche da sogno, che elevano la pellicola, rispetto a film simili. Un viaggio nella mente umana femminile e nelle sue emozioni, in apparenza forte, ma nella realtà fragile, come lo stelo di un fiore battuto dal vento. Julie una ragazza complessa e di difficile decifrazione, imperfetta, ma vera ed assolutamente straordinaria, quasi una “Amelie” norvegese, ma meno favolistica e più naturale, alcuni dialoghi sono spettacolari e ci fanno riflettere sulla caducità della nostra vita e sulle nostre debolezze. Il film inoltre è uno spaccato sulla crisi di una generazione, frutto di un cambiamento epocale, non solo tecnologico, ma anche sociale e spirituale. Trier ci parla di gente alto - borghese in una società opulenta e lo fa filtrando con il suo sguardo cinefilo il suo punto di vista, in modo sensibile, ma anche razionale. La fotografia è stupenda, come la colonna sonora, mai invasiva, anzi il valore aggiunto del film. Perché ci spiega il regista, che le cose e gli avvenimenti accadono, come la malattia di un protagonista e il nascere di una nuova vita, tutto vissuto e sofferto in modo appassionato. Si chiama esistenza e nessuno sa il copione, qui non si recita a soggetto, ma si “vive”. Interpreti e personaggi Renate Reinsve: Julie Anders Danielsen Lie: Aksel Herbert Nordrum: Eivind Mia McGovern Zaini: Eva Hans Olav Brenner: Ole Magnus Helene Bjørneby: Karianne Vidar Sandem: Per Harald Maria Grazia Di Meo: Sunniva Lasse Gretland: Kristoffer Karen Røise Kielland: Tone

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