Regia di Michela Cescon vedi scheda film
Occhi blu (2021): locandina
Un abilissimo rapinatore solitario, che è solito spostarsi in sella a scooter rubati e che cambia per ogni missione, mette sotto scacco l'intera capitale romana, riuscendo nel diabolico compito di mettere a segno ben 33 rapine in tre mesi, ragranellando un bottino di oltre 2 mln di euro, e sgattaiolando tra le vie cittadine e dileguandosi ogni volta. Il commissario incaricato di catturarlo (il regista e talvolta attore Ivano De Matteo), viene beffato ogni volta quasi quanto accade a Ginko, nemico giurato di Diabolik.
Per questo motivo approfitta della presenza di un brillante investigatore francese in pensione (lo interpreta un ottimo Jean-Hugues Anglade) da tutti chiamato Il Francese.
Occhi blu (2021): Valeria Golino
Occhi blu (2021): Valeria Golino
Costui giunge in Italia ogni anno per cercare di risolvere l'unico caso irrisolto della sua notevole carriera, nonché quello che lo riguarda più da vicino: catturare l'assassino che, anni prima, gli ha ucciso la figlia tredicenne investendola con il suo scooter, per poi dileguarsi.
Lo straniero, acuto e molto perspicace, accetta di collaborare con il commissario ed in poco tempo intuisce ciò che lo spettatore sa già: il.colpevole è una donna insospettabile (Valeria Golino), che agisce per dar sfogo a motivazioni personali che riguardano ben poco il fatto di arricchirsi. L'esordio in regia della brava attrice Michela Cescon, che si ricorda in particolare nella straordinaria e camaleontica prestazione in Primo Amore di Garrone (2004), ma anche in due recenti thriller come Villetta con ospiti del De Matteo (2020) e Io sono l'abisso di Donato Carrisi (2022), avviene proprio nel segno di un polar teso e incalzante che riesce ad incollare allo schermo, senza poi fornire, tuttavia, i necessari appigli per convincere pienamente.
Occhi blu (2021): Jean-Hugues Anglade, Ivano De Matteo
Occhi blu (2021): Valeria Golino, Jean-Hugues Anglade
Per affrontare meglio la vicenda, come consigliato dalla stessa regista, è necessario non porsi troppi quesiti di plausibilità, quanto piuttosto lasciarsi andare alle atmosfere buie e ai pallori di un contesto scenografico molto affascinante, sia in esterni che in interni.
Certo, per quanto brillante, chiedersi come il Francese possa dedurre da pochissimi indizi che il ricercato è una donna, e addirittura poi incrociarlo nel bar che frequenta, è una evenienza davvero forzata ed altamente improbabile.
Ma il fascino del noir, girato in formato cinemascope e fotografato in modo assai suggestivo con i suoi colori livido e spettrali, c'è tutto e questo esordio di Cescon non può che approvarsi e rivelarsi, nonostante tutto, una operazione riuscita, originale, insolita e degna di nota.
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