Regia di Otto Preminger vedi scheda film
Questo, il miglior film di Preminger; in chiusura, di Stagione: quella in cui si trova impegnato -con la fondazione di novo stile- nella direzione dei "Noirs" americani migliori -a mio avviso- e dei quali Gene Tierney è stata la musa conturbante e fragile, epocale.
C'è una fabula senza moralina. " Preminger usa il fascino tormentato e sofferente di Gene Tierney per dirci che spesso il cinismo e la malizia vedono meglio nel cuore delle persone dell'onestà e del rispetto: così Korvo [kuervo in Yiddish è il prostituto, una descrizione appropriata del gigolo del personaggio] intuirà perfettamente i tormenti di Ann mentre il marito, pur professionista della materia, non aveva saputo nemmeno intuirli" (Mereghetti).
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