Regia di Mario Monicelli vedi scheda film
La lunga strada verso la maturazione affettiva dell'impiegato romano Guido Massaccesi (Giancarlo Giannini) comincia dall'incontro con un'emancipata ragazza americana, Anita (una Goldie Hawn mai così bella). Partito alla volta del paese natale di Rosignano per raggiungere i fratelli al capezzale paterno, Guido inanella una serie assurda di bugie che vengono smascherate dalla sua compagna di viaggio in sottofinale. Il ritorno alla casa avita sarà per lui un'occasione per riflettere sul suo passato e sul proprio presente e per scoperchiare gli altarini familiari.
Scritta da Tullio Pinelli molti anni prima e sceneggiata dallo stesso Pinelli con Leonardo Benvenuti, Piero De Bernardi, Paul Zimmerman e Mario Monicelli, questa coproduzione italo-americana si avvale dell'ottimo apporto di tutti gli attori, tra i quali emerge - oltre al solito, esemplare Giannini - un Renzo Montagnani che avremmo voluto vedere di più in ruoli come quello che ha nel film di Monicelli. Peccato che i troppi momenti di attesa del pellegrinaggio dei due protagonisti e le eccessive concessioni alla veste turistica (la campagna toscana, l'isola del Giglio) finiscano inevitabilmente per sbiadire la pellicola.
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