Regia di Nouri Bouzid vedi scheda film
The Scarecrows (2019): scena
VENEZIA 76 - SCONFINI A quasi vent'anni dal suo ultimo film, il regista tunisino Nouri Bouzid torna a dirigere una nuova, drammatica vicenda legata ad un recentissimo passato ancora troppo poco svelato, motivato dunque dall'urgenza di rendere pubblico un periodo buio poco noto che avvolse la Tunisia e alcune suoe centinaia di malcapitati abitanti, attraverso i misfatti razziali perpetrati dalla recente rivoluzione islamica degli anni '10.
The Scarecrows (2019): scena
La vicenda si concentra sulla figura di due giovani ventenni, Zina e Djo, tornate di fortuna al loro paese dalla Siria, dove hanno dovuto subire torture e violenze sessuali, dopo essere state rapite ed utilizzate, come tante altre connazionali che non sono riuscite a far ritorno, come oggetti di piacere ed appagamento a vantaggio esclusivo di una casta maschile oppressiva e senza pietà alcuna, né rispetto delle comuni regole di convivenza e rispetto dei diritti umanitari inviolabili.
The Scarecrows (2019): scena
In loco, pur difese da una tenace avvocatessa, nonché da una volontaria medico e da un insegnante omosessuale perseguitato, le due dovranno trovare le forze, fisiche ma soprattutto psicologiche, per riuscire ad elaborare, tra racconto e scrittura, tutto l'orrore che la mente non ha forse cancellato, ma celato, probabilmente per autodifesa, in una sorta di scatola nera nascosta chissà dove nei meandri della mente.
The Scarecrows (2019): scena
Il film riserva un buon ritmo e una tenace verve di denuncia che lo rende uno strumento militante schietto ed utile a svelare retroscena terrificanti e l'ennesima brutalità che la razza umana ancora una volta si è dimostrata in grado di portare avanti ai danni di propri simili.
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