Regia di George Cukor vedi scheda film
Diretto dal maestro George Cukor, Holiday (1938) è quella rara commedia che nasconde profondità esistenziali sotto un velo di humour sofisticato. Con Cary Grant e Katharine Hepburn in stato di grazia, il film trasforma un apparente triangolo amoroso in un manifesto sulla ricerca della felicità autentica.
Johnny Case (Grant), uomo fatto da sé e spirito libero, si fidanza con la ricca Julia Seton. Ma è con la ribelle sorella Linda (Hepburn) che scopre una sorprendente affinità elettiva. Mentre la famiglia Seton pianifica un futuro di convenzioni sociali, Johnny e Linda sognano una vita vera, sperimentata nella magica sala di giochi al piano superiore della lussuosa abitazione.
La genialità di Holiday sta nel suo perfetto equilibrio tra commedia screwball e dramma borghese. Grant irradia il suo tipico charme anticonformista, mentre Hepburn dona a Linda una complessità straordinaria - è la scena nella sala di giochi, però, a rivelare l'anima del film: in quello spazio sospeso tra infanzia e età adulta, tra doveri e desideri, i protagonisti ritrovano se stessi. Cukor dirige con mano sicura, usando gli spazi della villa Seton come metafore: i saloni ufficiali soffocano, mentre la sala di giochi, con i suoi divertimenti ingenui, diventa l'unico luogo dove è permesso essere autentici. La sceneggiatura, ricca di battute fulminanti, nasconde una malinconica critica sociale che oggi suona quasi profetica. Il film non è esente da difetti: il ritmo a tratti paga lo stile teatrale dell'epoca, con alcune scene dialogate che oggi risultano prolisse e battute il cui humour è invecchiato meno bene. In particolare, nel secondo atto - dedicato all'approfondimento psicologico - c'è un rallentamento significativo prima del brillante finale. Questi elementi potrebbero risultare ostici allo spettatore moderno abituato a ritmi più serrati.
Holiday è molto più di una commedia romantica: è un invito a scegliere la propria strada, anche quando va contro corrente. Con due star al loro apice e una regia magistrale, il film conquista per intelligenza e cuore. Imperdibile per chi crede che crescere non significhi rinunciare a sognare.
"Cosa succede quando l'amore per la libertà si scontra con le gabbie dorate dell'alta società?"
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