Regia di Stanley Kubrick vedi scheda film
Uno dei più lucidi manifesti sull'insensatezza della guerra e l'ennesima prova di bravura di uno dei più grandi registi del Novecento
L'insensatezza della guerra (ed in particolare quella dove il soldato era letteralmente carne da macello come nel Primo Conflitto Mondiale), ma anche le difficoltà di conciliare disciplina ed umana pietas sono alla base di uno dei film di Kubrick più cupi ed al tempo stesso incisivi. Il colonnello interpretato da un impeccabile Kirk Douglas è suo malgrado l'esempio palese di un ingranaggio svilito nella sua comprensibile sete di giustizia, quella che sembra del tutto dimenticata dalla corte marziale chiamata a giudicare tre soldati per codardia (in realtà foglia di fico per colpe più grandi da parte dei superiori). Ed anche quando sarà evidente la palese ingiustizia di quanto sta per verificarsi, la ragion di Stato di mostrare fermezza ed inflessibilità avrà il predominio sulla ragionevolezza. Kubrick tornerà, con altri toni ed altre forme, ad affrontare il tema militare in "Full metal jacket" e ci regalerà l'ennesima prova del suo innato talento, qui esplicitato da un finale tra i più belli della storia del cinema.
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