Regia di Stanley Kubrick vedi scheda film
Il film descrive realisticamente le atrocità verificatesi durante la prima guerra mondiale, ivi comprese quelle nel nostro Regio Esercito. Quella che doveva essere una "guerra lampo" divenne una "guerra di trincea", con masse di uomini mandate ripetutamente allo sbaraglio sotto il fuoco di nuove armi quali potenti mitragliatrici.
Ricordiamo come Cadorna, sostituito da Diaz dopo la sconfitta di Caporetto tentò di scaricare le sue colpe sui sottoposti e soprattutto sui fanti della II armata «vilmente ritiratisi senza combattere, o ignominiosamente arresisi al nemico». Il suo motto era mai "morire, mai ripiegare". La pratica della decimazione, consistente nell'uccisione di uno su dieci soldati di un reparto colpevole di ammutinamento, codardia o altra grave infrazione, rara fino alla prima guerra mondiale, trovò larga applicazione, in particolare nel nostro esercito, soprattutto dopo le sconfitte e le perdite subite. Il film è forse uno dei migliori film di denuncia della prima guerra mondiale e delle atrocità in essa perpretate nei confronti di soldati considerati spesso in diverse occasioni alla stregua di masse umane anonime, corpi sul cui impatto contare ancora più delle armi in loro dotazione per sfondare le linee nemiche.
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