Regia di Armando Crispino vedi scheda film
L'etrusco uccide ancora (1972): Samantha Eggar, Alex Cord
L'etrusco uccide ancora (1972): Alex Cord, John Marley
L'etrusco uccide ancora (1972): Samantha Eggar
In Italia, vicino a Spoleto e Cerveteri, una serie di efferati omicidi di coppie di amanti avviene in necropoli etrusche, riproducendo le scene di un affresco rinvenuto dall'archeologo Jason Porter che raffigura il dio etrusco Tuchulcha che uccide una coppia. La polizia indaga, e i sospetti si concentrano sull'archeologo e su altri personaggi legati alla scoperta, ma il mistero si infittisce con il proseguire degli omicidi che evocano un antico rito. Mix di horror e giallo, in cui l'archeologia e la mitologia etrusca fanno da sfondo a una serie di omicidi legati alla scoperta di una tomba etrusca e all'inquietante affresco del dio Tuchulcha. Il film esplora l'ambiguità tra il soprannaturale e il umano come origine degli omicidi, creando una buona suspense che mantiene lo spettatore nel dubbio fino alla fine, e utilizza l'atmosfera inquietante delle necropoli e delle città medievali per generare tensione e turbamento. Crispino dimostra delle intuizioni apprezzabili nella direzione, come l'uso della messa di Requiem di Giuseppe Verdi all'inizio del film per introdurre i delitti. Tuttavia, la regia appare spesso inefficace nel gestire la confusione generale della trama, non riuscendo a dare coerenza a una narrazione confusa. La sceneggiatura, basata su un racconto di Bryan Edgar Wallace, è piuttosto debole. Sebbene ci siano spunti originali e il soggetto sia intrigante, il risultato finale è una generale confusione narrativa. La fotografia è tipica dei film di genere giallo e noir dell'epoca, con un uso efficace della luce per creare atmosfere cupe e misteriose, ma non raggiunge particolari vette di originalità o innovazione. Il film è girato in formato Cinecolor Gevacolor, una scelta che contribuisce alla resa cromatica tipica del genere. Morricone crea un'atmosfera di suspense e drammaticità con temi musicali potenti che diventano un elemento chiave nell'esperienza visiva dello spettatore. Le interpretazioni degli attori sono mediocri,, in particolare quella di Alex Cord, mentre quelle di Samantha Eggar e Nadja Tiller sono efficaci e contrstano con la performance negativa. dell'attore protagonista. "L'Etrusco uccide ancora" è un film che, nonostante i suoi difetti, si distingue per la sua originalità e il suo approccio libero e visionario, offrendo una buona dose di atmosfera inquietante e alcune delle migliori sequenze del giallo all'italiana, rendendolo un cult consigliato agli appassionati del genere.
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