Regia di Nanni Loy vedi scheda film
Sul treno che quotidianamente corre  tra Napoli e Vallo della Lucania vende clandestinamente il caffè Michele  Abbagnano (Nino Manfredi). La polizia ferroviaria, indifferente ai  tanti malviventi d'accatto e in doppiopetto che circolano sul treno, dà  la caccia proprio a lui, disgraziato vedovo con figlio malato a carico.  Ma l'ispettore delle Ferrovie (Adolfo Celi) e il maresciallo dei  Carabinieri (Tano Cimarosa) al dunque sapranno chiudere un occhio.
Sensibile,  come spesso accade nel suo cinema, alla sorte del proletariato, Loy  recluta l'attore che meglio di ogni altro riesce ad indossare i panni  del meridionale dignitoso, Nino Manfredi, che qui torna ai ruoli di Pane e cioccolata dando  una prova straordinaria. Il soggetto di Nanni Loy ed Elvio Porta,  sceneggiato con lo stesso Manfredi, è un'amara riflessione su una delle  tante ingiustizie d'Italia, dove alla tracotanza del Palazzo fa da  contraltare l'umanità plebea della gente comune.
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