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Io sono un evaso

Regia di Mervyn LeRoy vedi scheda film

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La recensione su Io sono un evaso

di Cinefil09
8 stelle

 

Introduzione

I Am a Fugitive from a Chain Gang è un film drammatico del 1932 diretto da Mervyn LeRoy, basato sulle memorie reali di Robert E. Burns. Considerato uno dei primi esempi di cinema sociale americano, il film si distingue per il suo tono crudo e la denuncia spietata del sistema carcerario del Sud degli Stati Uniti. Con una performance indimenticabile di Paul Muni nel ruolo del protagonista, il film è un ritratto angosciante della disperazione e dell'ingiustizia, capace di lasciare un segno profondo nello spettatore.

Trama (senza spoiler)

James Allen, un reduce della Prima Guerra Mondiale, rifiuta il grigiore di un lavoro d'ufficio e sogna di diventare un ingegnere, viaggiando per il Paese in cerca di opportunità. Durante un viaggio, viene coinvolto in un crimine minore e, nonostante la sua innocenza, finisce condannato a dieci anni di lavori forzati in una prigione del Sud. 

Analisi

I Am a Fugitive from a Chain Gang è un film di una potenza rara, che unisce la tensione di un thriller alla forza di un manifesto politico. Paul Muni dà vita a una performance straziante, trasformando James Allen in un eroe tragico la cui sofferenza diventa simbolo di un’America oppressiva e spietata. La regia di LeRoy è essenziale ed efficace, con sequenze—come quelle dei lavori forzati—girate con un realismo quasi documentaristico. Tuttavia, il film non è esente da difetti: alcuni dialoghi suonano oggi un po' didascalici, e la struttura narrativa—seppur avvincente—segue uno schema lineare che potrebbe apparire datato. Inoltre, l’assenza quasi totale di colonna sonora, se da un lato aumenta il senso di desolazione, dall’altro rende alcune scene meno coinvolgenti per un pubblico moderno. Nonostante questo, la forza del film sta nel suo rifiuto di ogni facile redenzione: non c’è ottimismo hollywoodiano, solo la crudele realtà di un uomo schiacciato da un sistema ingiusto.

Conclusione

Più di novant’anni dopo la sua uscita, I Am a Fugitive from a Chain Gang rimane un film scioccante e necessario, un monito contro l’ipocrisia della giustizia e l’indifferenza sociale. La sua influenza si ritrova in decine di opere successive, dai noir agli expose giornalistici, ma pochi film hanno lo stesso impatto emotivo e la stessa onestà intellettuale.

 

"Come vivi?" – "Sopravvivo."

 

I Am a Fugitive from a Chain Gang (1932) - IMDb

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