«Mi chiamo Florentina Hubaldo, sono nata ad Antipolo». Continua a ripetere i suoi dati anagrafici, la protagonista di questo film, in una filastrocca autistica che è tentativo atroce, residuale, di riappropriazione identitaria.

Perché Florentina è una donna sottoposta sin da bambina alle sevizie del padre, incatenata e costretta a prostituirsi, ad abortire, a partorire una figlia, Lolita, che è corpo sofferente, spirito dannato. Perché Florentina è le Filippine, territorio tormentato dal colonialismo, dalle angherie della dittatura, memoria abusata (CTE è l’acronimo di una sindrome degenerativa, la chronic traumatic encephalopathy), terra in cui «non c’è un tesoro, solo morte».

Un film-urlo. Tempi che impongono l’esperienza d’agonia del tempo, b/n scheletrico, ellissi, ictus, strappi asincronici, allucinazioni realiste, storie interrotte che procreano storie interrotte. Lav Diaz è - semplicemente - il più grande regista di oggi.
Il film
Florentina Hubaldo, CTE
Drammatico - Filippine 2012 - durata 360’
Titolo originale: Florentina Hubaldo, CTE
Regia: Lav Diaz
Con Hazel Orencio, Kristine Kintana, Noel Sto. Domingo, Willy Fernandez, Joel Ferrer, Dante Perez
in streaming: su MUBI


Non ci sono commenti.
Ultimi commenti Segui questa conversazione
Commenta