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The Last of Us

2 stagioni - 16 episodi vedi scheda serie

Recensione

Stagione 2

  • 2025-2025
  • 7 episodi

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mck

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La recensione su The Last of Us

di mck
8 stelle

Vendette convergenti, ovvero: di padri e di figlie (e dei padri e delle figlie altrui).

 

Cinque compleanni o quasi, una chitarra con falena intagliata, un poster di Van Morrison, il modulo di comando dell’Apollo 15 (1971), un Sistema Solare in miniatura fuori scala, uno sparo risparmiatoci (ma non il suo controcampo in primissimo piano), una pallottola proiettata a segno per due volte (una intenzionale, l’altra no), un cesareo sgravato da una crudele epifania dal compito d'essere eseguito, tre gradini pesanti da provare a fare e un po’ di lucciole e dinosauri. (Ed Eddie Vedder.)

 


Craig Mazin (“Chernobyl”) e Neil Druckman (“The Last of Us - Part I & II”) – col primo che scrive tutti e sette gli episodi, dirigendo il pilot di stagione, e col secondo che, assieme ad Halley Gross, si aggiunge come co-sceneggiatore per gli ultimi due, dirigendo il penultimo, “The Price” (che per struttura è una sorta di “gemello” del terzo dell’annata precedente, “Long, Long Time”) – mettono in scena la prima metà della seconda parte del video-game della Naughty Dog pubblicato per PlayStation e Windows dalla Sony muovendosi bene tra snodi, svolte, pietre miliari e un finale sospeso (con contro-finale di ripartenza) nell’eco di uno sparo fuori campo il cui proiettile traccia una traiettoria intuibile.

 

 

A Bella Ramsey (“Game of Thrones”, “Two for Joy”, “Requiem”, “Villain”, “Catherine Called Birdy”, “Time”), Pedro Pascal [“Game of Thrones”, “Narcos”, “Prospect”, “the Mandalorian (and Grogu)”, “Calls”, “the Book of Boba Fett”, “Strange Way of Life”, “the Uninvited”, “Eddington”] e Gabriel Luna (“True Detective”, “the Astronaut”) si aggiungono l’Abby di Kaitlyn Dever (“Unbelievable”, “BookSmart”, “Monsterland”, “No One Will Saved You”), che legge "Thieves of City" di Ben Davidoff (anastrofe con cambio di senso per "City of Thieves" e anagramma incompleto di David Benioff, ispiratore di Druckman, amico di Mazin e co-creatore di "GoT") e la Dina di Isabela Merced (“Alien: Romulus”), più Jeffrey Wright, Young Mazino, Rutina Wesley, Catherine O’Hara [“Beetlejuice (Beetlejuice)”], che legge "Earth Abides" di George R. Stewart, Robert John Burke (“Rescue Me”), un ottimo Joe Pantoliano (Cypher in “Matrix” e Ralph “Ralphie” Cifaretto in “the Sopranos”) e un cameo indimenticabile di Tony Dalton (“Better Call Saul”).

 


Dietro alla MdP, oltre a Mazin e Druckman, torna Peter Hoar e si aggiungono Mark Mylod (il pilot di “the Affair”, poi “GoT” e “the Menu”), Stephen Williams (“Lost”), Kate Herron e Nina Lopez-Corrado. Fotografia di Ksenia Sereda e Catherine Goldschmidt. Musiche di Gustavo Santaolalla e David Fleming (più i Pearl Jam).

* * * ¾ (****¼)    

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