Rosario Livatino, uno dei magistrati che il presidente Cossiga definì "giudici ragazzini" per la loro giovane età, esercita le funzioni di sostituto alla procura di Agrigento. E' uno dei primi a impegnarsi a fondo contro la mafia, aiutato da un maresciallo dell'Arma che sarà ben presto assassinato. Il suo lavoro conosce sempre maggiori ostacoli, fino a quando, il 21 settembre 1991, Livatino cade vittima di un attentato. Film di innegabile impegno civile che viene tenuto dall'autore volutamente lontano dagli schemi narrativi tipici degli sceneggiati Tv. L'impressione che se ne ricava è però quella di una vicenda sin troppo passata nel filtro di una ricostruzione "raffreddata". Ottimi Scarpati e la Ferilli.
Un buon film su un magistrato che, finito forse per troppo tempo in un cono d'ombra rispetto a più illustri colleghi vittime di mafia, ha recentemente avuto una sorta di riconoscimento postumo con la conclusione del processo di beatificazione
Una ricostruzione "raffreddata" è vero (ma non troppo se è capace di graffiare anche adesso a così tanti anni di distanza da quei tragici avvenimenti).Averne oggi opere così coraggiose nel clima reazionario del nostro sedicente ministro della cultura!! Sono questi i veri eroi non certo le figure figure come quella del"martire" trampiano
Il film è ispirato al libro di Nando Dalla Chiesa, “Il giudice ragazzino”. Definizione poco elegante che l’ex Presidente della Repubblica G. Cossiga diede ai magistrati di prima nomina impegnati nella lotta contro la mafia. Il regista A. Di Robilant ci racconta la vita di Rosario Livatino con delicatezza e verità, d’altronde non poteva essere altrimenti… leggi tutto
Un film che sa molto di Tv, ma che per l'argomento stesso prende, insomma un quasi film Tv fatto bene. Dal libro di Nando delle Chiesa e sceneggiato oltre che dal regista anche da Ugo Pirro (icona del nostro cinema politico oltre che romanziere) e Andrea Purgatori. Una storia vera raccontata con chiarezza e senza troppe angolatura, al di fuori dei flash back; ha dalla sua un interpretare… leggi tutto
Gli ultimi mesi di vita di Rosario Livatino, giovane sostituto procuratore della Repubblica mandato a Palermo alla fine degli anni Ottanta a mettere i bastoni fra le ruote di Cosa nostra. Non vivrà a lungo.
I giudici ragazzini: con questo soprannome ironico il Presidente della Repubblica Francesco Cossiga - personalità dalle molte ombre - indicò tutti i giovani magistrati… leggi tutto
E' meno didascalico di quanto ci si potrebbe aspettare questo buon film del '94 sugli ultimi anni del giudice Rosario Livatino, ucciso dalla mafia nel 1994, in una terra ed in un periodo dove i "candidati all'obitorio" (come vengono definiti nel film) erano praticamente quotidiani. Livatino seppe mantenere un rigore morale e professionale che quasi strideva con una certa timidezza nella sfera…
Nel panorama del cinema italiano dedicato a pellicole di impegno civile sul tema della Mafia, il film di Alessandro Di Robilant ne rappresenta un esempio tanto riuscito quanto sottovalutato e sbrigativamente dimenticato. IL GIUDICE RAGAZZINO narra gli ultimi anni di vita di Rosario Livatino, magistrato siciliano divenuto sostituto procuratore a soli 27 anni e assassinato dalla Mafia nel…
Il film è ispirato al libro di Nando Dalla Chiesa, “Il giudice ragazzino”. Definizione poco elegante che l’ex Presidente della Repubblica G. Cossiga diede ai magistrati di prima nomina impegnati nella lotta contro la mafia. Il regista A. Di Robilant ci racconta la vita di Rosario Livatino con delicatezza e verità, d’altronde non poteva essere altrimenti…
Convincente pellicola di impegno civile prodotta dalla televisione. Nonostante risalga ad anni in cui la qualità del piccolo schermo era già in discesa libera, questo prodotto si discosta dalla mediocrità e dalla piattezza che stavano corrompendo le produzioni televisive, e che oggi si sono di esse impadronite. Gli attori sono quasi tutti bravi, sia i protagonisti che quelli…
"Il Giudice ragazzino" diretto nel 1994 da Alessandro Di Robilant,devo dire che è un gioiellino. La storia si svolge alla fine degli Anni '80 ad Agrigento, e racconta di Rosario Livatino, uno dei giovani magistrati che il presidente della Repubblica definì "giudice ragazzino" per la loro giovane età, esercita le funzioni di sostituto alla procura in…
Un gran bel film: pulito, veloce, senza fronzoli né compromessi. Passa così splendidamente il messaggio di Livatino, come quello di altri uomini di stato assassinati dalla mafia perché facevano il loro dovere, a proprio rischio e pericolo (mentre l’ottima sceneggiatura, di Pirro e Purgatori, fa vedere, giustamente, che purtroppo non sono tutti così gli uomini di…
Gli ultimi mesi di vita di Rosario Livatino, giovane sostituto procuratore della Repubblica mandato a Palermo alla fine degli anni Ottanta a mettere i bastoni fra le ruote di Cosa nostra. Non vivrà a lungo.
I giudici ragazzini: con questo soprannome ironico il Presidente della Repubblica Francesco Cossiga - personalità dalle molte ombre - indicò tutti i giovani magistrati…
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Commenti (5) vedi tutti
Un buon film su un magistrato che, finito forse per troppo tempo in un cono d'ombra rispetto a più illustri colleghi vittime di mafia, ha recentemente avuto una sorta di riconoscimento postumo con la conclusione del processo di beatificazione
leggi la recensione completa di galavernaUna ricostruzione "raffreddata" è vero (ma non troppo se è capace di graffiare anche adesso a così tanti anni di distanza da quei tragici avvenimenti).Averne oggi opere così coraggiose nel clima reazionario del nostro sedicente ministro della cultura!! Sono questi i veri eroi non certo le figure figure come quella del"martire" trampiano
commento di millertropicoDignitosa ricostruzione della vicenda di Rosario Livatino, piccolo grande eroe nella lotta contro la mafia.
leggi la recensione completa di BalivernaVoto 6. [29.12.2011]
commento di PPBel film, bravo Giulio Scarpati. Qualcuno sa se il film uscirà mai in DVD ? Grazie.
commento di vinbra