Regia di Karyn Kusama vedi scheda film
The Invitation è un incubo piccolo borghese firmato Kusama. The Invitation mette alla luce meccanismi, tra sette e complotti, che da sempre mi affascinano quando portati su grande schermo. Il film riesce bene anche a fotografare una situazione anagrafica – quella dei 40enni arricchiti – che disturba per la pochezza e la follia che le loro menti possono generare. Kusama utilizza il thriller come analisi sociale senza bisogno di un manifesto per generazioni o senza messaggini morali o politici. L’amoralità di questi personaggi e delle loro azioni (dall’uccisione del coyote in poi) sono sottotesti di un comportamento aberrante nonostante l’ “ultima cena” e ciò che ne consegue. Bello il volto profondo e disturbato di Logan Marshall Green.
Non ci sono commenti.
Ultimi commenti Segui questa conversazione
Commenta