Regia di Pier Paolo Pasolini vedi scheda film
Un'altra recensione provvisoria 'privata' (in realtà dai commenti bloccati, perché pare che sia diventato impossibile 'privatizzare' le recensioni) che verrà sostituita non tanto velocemente temo da una recensione pubblica un pochino più articolata.
Una Riflessione auto-ironica e amara sulle Ideologie che non risparmia nessuno: dagli intellettuali (il Corvo) che parlano e parlano in modo saccente e auto-ceebrativo delle Idee Sociali di Eguaglianza ai poveracci (Totò e Ninetto Davoli) troppo ignoranti per apprezzare tale messaggio, specialmente se espresso con l'arroganza di un ""intellettuale di Sinistra"" (come viene definito il pennuto in una didascalia).
Più che ai dialoghi (che si alternano a discorsoni ben articolati nella retorica ad espressioni popolari) Pasolini si concentra sui Volti, che appartengano all'elité borghese oppure alla classe povera. Tutto è condito da un'Ironia sarcastica e melanconica, dai cartelli improbabili (che siano le vie dedicate a gente umile di paese o le indicazioni stradali per località mitiche come Cuba) alle velocizzazioni. Torna l'accostamento, tipico di Pasolini, del comunismo al cristianesimo, sia nella parabola dei falchi e dei passerotti che nella scena dei funerali di Togliatti.
Si potrebbe (e dovrebbe) dire di più, ma sarebbero necessarie diverse visioni per poter raccogliere e rielaborare i vari aspetti fondamentali di quest'Opera.
Termino citando la straordinaria colonna sonora di Ennio Morricone (magnifici i titoli di testa cantati) e il Cast popolare e reale fatta eccezione di Totò, sempre straordinario ma qui al servizio del Film e non viceversa. Ninetto Davoli, col sorrisone da simpatico sempliciotto, è perfetto nel ruolo dell'omonimo Ninetto (Innocenti però nel film).
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