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Telefoni bianchi

Regia di Dino Risi vedi scheda film

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claudio1959

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Questo testo contiene anticipazioni sulla trama.

La recensione su Telefoni bianchi

di claudio1959
7 stelle

Telefoni bianchi e’un film molto ben girato da Dino Risi, una commedia storica e amara che si lascia guardare con interesse e ci fa riflettere in modo nostalgico su un’Italia che è esistita e che ha contribuito a formare una coscienza popolare, propria di quegli anni.

locandina

Telefoni bianchi (1976): locandina

Agostina Belli, Vittorio Gassman

Telefoni bianchi (1976): Agostina Belli, Vittorio Gassman

Agostina Belli, Ugo Tognazzi

Telefoni bianchi (1976): Agostina Belli, Ugo Tognazzi

Agostina Belli, Vittorio Gassman

Telefoni bianchi (1976): Agostina Belli, Vittorio Gassman

Telefoni bianchi Italia 1976 la trama: Marcella Valmarin/Alba Doris viene da Conegliano e va a Roma per fare il cinema. Il primo approccio è traumatico e lei finisce a lavorare in un bordello di lusso. Quindi, grazie al fatto d'aver conosciuto il Duce, diventa finalmente una stella, ma la gloria è molto breve e caduto il fascismo, Marcella sarà costretta a fare amaramente marcia indietro. La recensione: Telefoni bianchi è un film diretto da Dino Risi. Soggetto di Bernardino Zapponi e Dino Risi Sceneggiatura di Ruggero Maccari, Bernardino Zapponi e Dino Risi Prodotto da Pio Angeletti e Adriano De Micheli Distribuito in Italia da Titanus Fotografia di Claudio Cirillo Montaggio di Alberto Gallitti Musiche di Armando Trovajoli Scenografia di Luciano Ricceri. Accolto tiepidamente dai critici italiani. Vinse il David di Donatello speciale Agostina Belli. Il film ebbe invece un grande successo in Francia dove uscì con il titolo “La Carrière d'une femme de chambre”. Personalmente ho trovato adorabile questo film, un tuffo nostalgico e puro in un mondo che non esiste più. Magnifica Agostina Belli/Marcella Valmarin che nel 1973 aveva girato L'ultima neve di primavera nel ruolo della dolce Veronica. Qui ha un accento veneto marcato di ragazza del popolo. Tanti sono i personaggi in questo film, un caleidoscopio vario e variopinto. Il compositore veneto di canzoni radiofoniche Lino Toffolo, il fidanzato Roberto Trevisan/Cochi Ponzoni, Vittorio Gassman/Franco D’Enza l’attore, Renato Pozzetto/Bruno la camicia nera, Maurizio Arena/Luciani il finto impresario di cinema, un laido Ugo Tognazzi/Adelmo il gobbo nei panni di delatore, una vera carogna. Una perfetta celebrazione dell’era fascista, con una ricostruzione fedele di quei tempi in chiave nazionalpopolare. Film inoltre che mi ha pienamente convinto dal punto di vista storico e la durata di quasi due ore e’ leggera e scorrevole. I telefoni bianchi erano la macchina di propaganda, per distogliere il paese dai problemi reali. In un film ben calibrato ci sono ogni tanto scene, che risultano delle macchiette kitsch, ma in ogni caso non disturbano la visione. Il film per la scabrosità del tema trattato uscì con il divieto ai minori di 14 anni, a vederlo oggi fa sorridere e ci fa capire di come sono cambiati i tempi. Interpreti e personaggi Agostina Belli: Marcella Valmarin, in arte Alba Doris Cochi Ponzoni: Roberto Trevisan Vittorio Gassman: Luca Cioccetti, in arte Franco D'Enza Renato Pozzetto: Bruno Ugo Tognazzi: Adelmo Maurizio Arena: Luciani, il finto impresario cinematografico William Berger: Franz, marito svizzero-tedesco di Marcella Lino Toffolo: Gondrano Rossi Paolo Baroni: segretario di Marcella Carla Terlizzi: Dino Baldazzi: Benito Mussolini Eleonora Morana: madre di Marcella Marcello Tusco: Laura Trotter: diva del cinema Enrico Marciani: Bisanti, il produttore cinematografico Giovanni Brusatori: partigiano con gli occhiali Edoardo Florio: Scandiani, il regista cinematografico Monica Fiorentini: Tony Maestri: padre di Marcella Renate Schmidt: I 4 + 4 di Nora Orlandi: Alvaro Vitali: Mario Franca Stoppi: partigiana Attilio Dottesio: partigiano con la barba bianca

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