Regia di Enrico Caria vedi scheda film
Civicamente, assai meritevole. Ottimo esempio di cinema militante dei nostri tempi.
Un ottimo documentario sulla camorra, con la denuncia di quello che era la Napoli di quegli anni: il 2006, e le guerre dello spaccio a Secondigliano e Scampia. E che era prima; e che, in gran parte, è ancora oggi, probabilmente.
Sincero, intenso, istruttivo. Alterna momenti “sperimentali”, simpatici ed azzeccati, ad altri di testimonianza autorevole, come quelli del giornalista d’inchiesta Saviano – alla prima apparizione –, del sociologo Arlacchi, dell’attivista antiracket Tano Grasso, e di molti altri.
Non ci sono sconti alla corruzione della politica: che al Sud è in mano da secoli alle consorterie della criminalità organizzata.
Ottimi gli inserti sul vissuto degli attivisti, e delle vittime: nel loro valore prezioso, nella loro impotenza coatta – cioè costretta da parte di una società malata, che tollera una classe dirigente malata, e le chiede elemosine e favori illeciti, prostituendo così la propria condizione e la propria dignità.
Tanti, e sapientemente scelti, i particolari degni di nota: dalla vita quotidiana, alla più fine delle analisi.
Breve, ma assai significativo.
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