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L'Anticristo

Regia di Alberto De Martino vedi scheda film

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La recensione su L'Anticristo

di mmciak
6 stelle

"L'Anticristo" diretto nel 1974 da Alberto De Martino,
devo dire che non mi è dispiaciuto,ma però mi ha lasciato
anche perplesso.

La storia si svolge a Roma,e racconta che
Ippolita,giovane figlia di nobili romani,
è semi paralizzata da anni,su una sedia a rotelle.

Allora il padre convoca uno psichiatra che comincia a
risolvere il problema con le armi della scienza,
soprattutto della psicosi.

Allora viene a galla un quadro familiare caratterizzato
da relazioni edipiche e incestuose,che è stata una strega
andata in rogo,e lui la riesce a guarire.

Ma il peggio deve ancora arrivare perché Ippolita
viene posseduta dal demonio.

Il regista Alberto De Martino si è misurato con molti
generi e questa volta costruisce un "nipotino"
de "L'esorcista" e lo miscela in maniera psicologica,
poi lui aveva la capacità di costruire e confezionare
i suoi prodotti in uno stile molto Americano in un modo
rigoroso e con molti primi piani e zoomate nei momenti
alti di drammaticità.

In questo Film punta molto sulla bravura della protagonista
Ippolita,che è incarnata dalla straordinaria Carla Gravina,
che da sola offusca i comprimari,perché ti fa immedesimare
all'interno psicologico del personaggio.

Però all'inizio di tutto capisci che sei all'interno
di un Film,dove si tratta di chiesa e di preti,
e dove Ippolita ha questi problemi,anche di fede,
e si va a scoprire con sedute di ipnosi che è stata
una strega al rogo nella vita precedente,e va avanti
così per un pò,per poi spiazzarti quando viene
violentata dal diavolo.

Poi e dopo che cambia,perché c'è la scena che sono
a tavola e il diavolo si impossessa e comincia
a fare volare tutto e insultando la gente.

E da qui parte la seconda parte che è identica
all'esorcista,che fa il verso a piene mani.

Purtroppo il Film soffre di ingenuità narrative,
e si basa molto sulla Gravina e allo splatters
mischiato all'erotismo,passando dal prevedibile,
ma il regista azzecca le atmosfere cupe e inquietanti,
e questa aria malsana,che attraversa tutta la pellicola.

Da segnalare la buona direzione degli Attori,
dove oltre la Gravina,spicca un Cast di lusso
come:
Mel Ferrer-Arthur Kennedy-Umberto Orsini-
George Coulouris-Anita Strindberg-Remo Girone-
Mario Scaccia e la grande Alida Valli,
che a tratti sembra fuori luogo.

Invece nel Cast tecnico segnalerei in sceneggiatura
un nome come Vincenzo Mannino,che era molto attivo
in quegli anni e alla suggestiva e colorata fotografia
figura Aristide Massaccesi,che poi sarà il
futuro regista Joe D'Amato,e le splendide musiche
di Ennio Morricone e Bruno Nicolai.

In conclusione un Film medio,che non ti convince
perché arranca e soffre in certi meccanismi narrativi,
ma che riesce a coinvolgerti psicologicamente
con il personaggio di Ippolita e per le atmosfere
da incubo che ti trasmette,anche se il suo "Holocaust 2000",
che affrontava quasi le stesse tematiche
era superiore e più riuscito.

Il mio voto: 6.

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