Quando tutto è troppo, al punto da divenire ripetitivo, la gioia (della visione) cede il passo alla noia. Avanti un altro!
La stima per l'attore Wahlberg, lo ammetto, è scemata di gran lunga dopo aver realizzato che il suddetto/addotto è mancino, o, se preferite, che il suddetto mancino sia addotto. Giochi di parole - ma-manco-tanto - a parte, il cast è quello delle grandi occasioni. Questo, come vedremo, nuocerà gravemente alla salute (del film): troppi mostri sacri a cui dare spazio fanno sì che la narrazione sia scombinata, confusa, ripetitiva, ridondante e pure pleonastica (olè!).
Giovanni Ribisi, sottotono, parte per essere il boss dei boss e finisce per essere fra i "voi nun siete un cazzo": come la volti come la giri, ogni tot tempo viene fuori un nuovo boss dei boss. Solo che il giochino poteva funzionare la prima volta, e magari sul finale. Ma non ogni mezz'ora/venti minuti. I romani dicevano: est modus in rebus!
Il classico action/heist movie qui non ha spazio, poichè gli espedienti che dovrebbero "ingolosire" lo spettatore" sono tali, tanti, e tanto inverosimili, da finire per annoiare e dare un senso di incredulità.
Non manca la citazione di C'era una volta in America, con il sale che si scioglie e porta su i pacchi dei contrabbandieri. A quanto pare, però, quelli di Contraband non l'hanno mai visto, dovendoselo far spiegare o presentandolo come chissà quale colpo di genio. Ma, se è una tecnica in uso dagli anni (almeno!) '20 dai contrabbandieri, com'è che a loro pare chissà che rivelazione?
Per il resto non vale nemmeno la pena di soffermarcisi: supercattivi che - gira che ti rigira - fanno minacce e poco più, ma, soprattutto, cos'hanno da guadagnare a far fuori uno anzichè farsi prestare manovalanza mafiosa o simili?
Comunque, vero è che il buon Wahlberg, già a 16 anni colpevole di aggressioni razziste (se ben ricordo a uno cavò un occhio con una sprangata), sicuramente va a fagiuolo nei ruoli violenti, e, soprattutto, insensati come questo.
Azione, una certa fotografia e il cast garantiscono forse di portare a casa la pagnotta, ma ingenerando negli spettatori un senso di... insensatezza diffuso. Peccato.
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