Regia di E.B. Clucher (Enzo Barboni) vedi scheda film
Uno di quei film della propria infanzia che anche a rivederlo da anziani inaciditi e inariditi, mantiene quasi intatte le sue piacevoli atmosfere e ambientazioni, caratterizzazioni. Nonostante certa sciatteria e poverismo scenografico nelle parti girate in studio a Roma, rispetto ai pochi esterni newyorkesi, con le scritte su mezzi e targhe, porte, ad esempio fatte con quelle che puoi trovare adesive ancora oggi come nel 1973, in cartoleria.
Bella e indimenticata ma facilina, forse un pò troppo, la colonna sonora di canzoni scritte foxtrot anche dallo stesso Pedersoli, e tra i maggiori successi degli Oliver Onions/F.lli De Angelis.
Tentativo riuscito di omaggiare degnamente "Angeli con la pistola" di Frank Capra, all'interno del minifilone italiano di imitazione dei film sui gangster del proibizionismo negli "anni ruggenti", e del cinema parrocchiale italiano da parte dei campionissimi di quel tipo di sale giovanili e non solo, Clucher/Barboni- Pedersoli/Spencer.
Per traversie produttive e diversi impegni, Pedersoli/Spencer sperimenta una spalla diversa da Girotti/Hill, e inaspettatamente quella con Giuliano Gemma oltretutto doppiato pure lui da Pino Locchi, funziona in maniera diversa, potendo fare affidamento su un personaggio che Gemma tratteggia il più possibile vicino a quelli di Hill, e con doti atletiche non inferiori, basti ricordare le sue famose capriole sui muri con lo scopettone. Alla mitica scuola di karate del Maestro Naka Kata/George Wang.
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