Regia di Mel Brooks vedi scheda film
Mel Brooks sancisce la fine del western come genere in cui gli uomini non devono chiedere mai. E lo fa a suon di rutti e scorregge. Genio!
L'epopea western è la migliore scusa per sbellicarsi dalle risate. La lucida follia demenziale di Mel Brooks ci sbatte dentro un incredibile parodia di un genere ritenuto quasi intoccabile, fatto esclusivamente di avventure da uomini duri e duelli all'ultimo sangue in mezzo alle strade polverose, mentre nella iper razzista cittadina di Rock Ridge un solerte sceriffo "negro" sovverte i canoni dei racconti del vecchio west, accompagnato da un Wilder in ottima forma e da un cast egregiamente selezionato per i personaggi da interpretare. La regia ci regala momenti di esilarante spasso, con battute folgoranti e scene comiche che sono passate alla storia del cinema. Come non citare l'indimenticabile bivacco all'aroma di fagioli, un invenzione coraggiosa quanto brillante. Così come quei momenti in cui l'assurdo trionfa sul logico (il cazzotto di Mongo al cavallo), la bella non trionfa sulla bestia (grande Lili Von Shutpp) o gli sceneggiatori si abbandonano alla demenzialità assoluta (la fila al casello nel deserto). Astenersi non vaccinati contro la volgarità. Blazing saddles.
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