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The Loved Ones

Regia di Sean Byrne vedi scheda film

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La recensione su The Loved Ones

di Qualcunocheadorailcinema
6 stelle

Brent è un ragazzo introverso da quando suo padre è morto in un incidente stradale, proprio mentre lui era al volante. L'unica certezza e fonte di felicità è la sua ragazza, Holly, con la quale ha in programma di andare al ballo di fine anno. Ma il giorno prima, Brent viene avvicinato da una sua compagna di classe, Lola Stone, che gli chiederà di andare al ballo con lei. Brent rifiuta la richiesta, non consapevole purtroppo di aver firmato la sua condanna a morte.

 

 

È una storia che gioca con le dinamiche classiche del teen horror, ma alza l’asticella con una carica grottesca e sadica che non lascia indifferenti. Robin McLeavy, nel ruolo di Lola, riesce a incarnare una follia infantile e disturbante, portando lo spettatore a provare al contempo disgusto e compassione.

Si alternano momenti di cruda violenza a sequenze quasi comiche per il loro esagerato surrealismo, creando un equilibrio instabile ma ipnotico.

Sean Byrne dirige con mano sicura, riuscendo a evocare atmosfere che ricordano tanto il gore anni ’80 quanto il più recente cinema di tensione psicologica. La regia sfrutta bene le luci e i colori saturi, amplificando l’effetto straniante, mentre la colonna sonora contribuisce a costruire un crescendo di inquietudine. I richiami a George A. Romero e Sam Raimi sono evidenti, soprattutto nella messa in scena e nell’uso eccessivo di sangue e violenza, ma riescono a funzionare senza scadere nel ridicolo. Forse il film esagera con alcuni stereotipi – il padre complice, il protagonista tormentato e lo scagnozzo goffo – ma riesce a trovare il suo ritmo, giocando con il confine tra horror e black comedy.

In conclusione, non sarà un capolavoro, ma è un horror/thriller sorprendentemente godibile, capace di intrattenere e disturbare in egual misura. Nonostante le sue esagerazioni e qualche scelta prevedibile, mantiene alta la tensione e lascia lo spettatore con una sensazione di disagio che, per quanto inquietante, è parte del suo fascino. Un film da recuperare per chi ama il cinema horror sopra le righe e non ha paura di affrontare situazioni al limite del grottesco."

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