Regia di Clark Gregg vedi scheda film
Victor Mancini è un sessuomane; compreso che questa sua "patologia" interferisce con le sue capacità di relazionarsi con le persone che lo circondano, frequenta con non molto successo un circolo di ascolto creato per aiutare i partecipanti a liberarsi dalla dipendenza da sesso. Essa nasce a causa di un'infanzia tormentata; la madre, Ida, giudicata non idonea a prendersi cura di lui, lo rapiva continuamente, sottraendolo alle famiglie affidatarie. Da anziana, Ida è sofferente del moprbo di alzheimer; è ricoverata in un istituto religioso dalla retta costosissima. Victor si prende cura di lei sia ricorrendo ad un espediente poco onesto pur di guadagnare la cifra richiesta, sia recandosi molto spesso presso la clinica, ove conosce la giovane e piacente dottoressa Paige. Cede alla tentazione di sedurla; la reazione della dottoressa è imprevedibile. Diretto da Clark Gregg, su ispirazione del romanzo omonimo di Chuck Palahniuk, "Soffocare" racconta la storia di un individuo come tanti. Ne descrive, per prima cosa, la dipendenza dal sesso. Il "vizio" non è una qualcosa di estremamente grave. Non mina la sua salute, ne' gli impedirebbe, non esistessero altre cause, di vivere una vita all'apparenza normale. I sessuomani del racconto legano tra loro o lasciano "volare" l'immaginazione; non rappresentano una minaccia tanto per il prossimo, quanto per loro stessi. Vedono la realtà attraverso il filtro del sesso e pertanto i loro rapporti sentimentali ed affettivi sono viziati, compromessi. Victor è in queste condizioni a seguito di un'infanzia disastrata. La madre naturale, quanto meno stramba, dalle idee complottiste e decisamente trasgressiva, a modo suo gli ha voluto bene. Di volta in volta, per averlo vicino, lo riprendeva con sè, fuggendo, fino ad una successiva cattura con annessa separazione. La forte tensione indotta dal prolungarsi di tale stato di cose trova sfogo nel sesso occasionale, nell'autoerotismo estremo, nella ricerca dell'amplesso fine a sè stesso. Un qualcosa che interferisce con il processo di sviluppo della personalità, consuma energie, fiacca la reattività. Victor tenta la reazione; la sequenze di vicende paradossali nella quale è coinvolto si conclude con la morte della mamma, evento catartico che consente al protagonista di vivere con maggior leggerezza, in una più completa accettazione di sè, compreso l'essere un sessuomane, come lo stesso afferma nel breve monologo conclusivo. Victor è interpretato da Sam Rockwell; Paige da Kelly Macdonald. Di rilievo, l'interpretazione di Anjelica Houston, nei panni di Ida Mancini, donna e madre solo apparentemente folle; ella sembra prendersi gioco di tutto e tutti, costringendo gli altri a ... giocare con le sue regole, anche quando sembra uscire sconfitta dai confronti con il prossimo. La narrazione è decisamente vivace, caratterizzata da dialoghi irriverenti ed "audaci" - in linea con le argomentazioni trattate - balzi temporali, volti a ricostruiire un po' per volta il passato di Victor, alternando le relative sequenze con quelle del suo tormentato e singolare presente. L'epilogo è un po' sotto tono, tuttavia in linea con le idee degli autori, i quali trovano per la sessuomania - del protagonista - il motivo scatenante, ma non una soluzione, definendola di fatto ... non il peggiore dei mali. Simpatica ed un po' trasgressiva commedia costruita sulla complessa condizione dell'uomo moderno. Da vedere con ... consapevolezza !
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