Regia di Richard Lagravenese vedi scheda film
Holly rimane vedova precocemente e il marito Gerry le manda, tramite la suocera, delle lettere per aiutarla nell'elaborazione del lutto. Il film, tratto dal romanzo omonimo, per fortuna non tira in ballo fantasmi e chiaroveggenza, però onestamente non mi è piaciuto molto né il modo in cui affronta la tematica del lutto e del suo sviluppo, rendendola sciatta e superficiale, né questa tendenza alla continua commedia e alla scontatezza della trama (come quando Holly in Irlanda finisce a letto con il migliore amico di Gerry). Film troppo pesante e patetico, privo di quel tocco di sentimento e stile che lo avrebbe potuto facilmente rendere qualcosa di brillante, considerando che la Swank è una buona attrice. Il finale poi è veramente triste: quei simil happy ending che ti fanno arrabbiare e chiedere cosa aveva in testa il regista!!! Inoltre, se non sbaglio non deve essere nemmeno il primo del suo genere, perché pure la Kidman aveva fatto un film simile: siamo alle solite ricopiate prive di immaginazione. Qui la lacrima non scende per la trama, ma per lo schifo che trasmette la pellicola.
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