Regia di Danny Cannon vedi scheda film
La vincita di un weekend tutto incluso in un resort vi fa temere una sistemazione da incubo? Probabilmente è così, come per la fisicata Jennifer Love Hewitt.
Capitan uncino organizza una gita da venditore di batterie da cucina. Un anno dopo la prima carneficina del pescatore in impermiabile, Cannon dirige questo sequel che fornisce una timida speranza agli spettatori sul fatto che sia l'ultimo capitolo di questa mini saga horror, visto che il titolo parrebbe indicarlo chiaramente. Non sarà così, perlomeno per il finale aperto. Sul film in se c'è poco da dire, se non che ha il classico formato da teenagers con il tipico meccanismo dei morti che spariscono per riapparire quando meno te lo aspetti, in un contesto in cui i personaggi vengono eliminati uno dietro l'altro con modalità rocambolesche tra urla, grida e sbraiti delle attrici protagoniste (ignoranti in geografia). La regia si concede anche un colpo di scena finale, telefonato per gli appassionati del genere, ma che può soddisfare un palato giovane. Per il testosterone eterosessuale la cosa migliore del film è il fisico di Jennifer Love Hewitt. Studentesco.
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