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La donna del giorno

Regia di Francesco Maselli vedi scheda film

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La recensione su La donna del giorno

di mm40
6 stelle

Vittima di un’aggressione sessuale notturna per strada, Liliana diviene immediatamente un caso giornalistico. La ragazza è un’indossatrice senza tante prospettive nella vita e, pian piano, si comincia a palesare la messinscena da lei ordita. Lei però, nel frattempo, ha raggiunto popolarità e successo.

 

È un film davvero avanti, avantissimo per i suoi tempi, La donna del giorno: racconta nel 1956 l’ascesa alla popolarità e al successo di una ragazza senza arte né parte, insoddisfatta dalla sua vita e disposta a tutto pur di trovarsi sulle prime pagine dei giornali. Sostanzialmente una parabola, sì, vecchia come il mondo, ma che anticipa e descrive con grande precisione i tempi degli influencers e dei social media del ventunesimo secolo inoltrato. Questa è naturalmente solo una considerazione da parte di uno spettatore del 2025; al di là di essa c’è una pellicola ben strutturata, narrata con toni forse un po’ eccessivamente tendenti al melodramma (intensi, gravidi di pathos a più riprese), eppure dotata di una trama impeccabile per argomenti e per psicologia. Non poco, assolutamente: e infatti per scrivere il copione (da un soggetto di Franco Bemporad) ci si sono dovuti mettere in sei: oltre al già citato Bemporad e al regista Francesco Citto Maselli, anche Goliarda Sapienza (che doppia inoltre la protagonista, una bravissima Virna Lisi), Luigi Squarzina, Aggeo Savioli e Cesare Zavattini. Proprio la presenza di quest’ultimo lascia intuire come il neorealismo si sia fisiologicamente esaurito, ma i suoi insegnamenti siano ancora validi, a partire da quello sguardo carico di umanità che appartiene anche a questo lavoro. Difficile simpatizzare per Liliana/Lisi, ma anche giudicarla con più di tanta severità conoscendone pian piano, nel corso del film, le fragilità. L’appena 26enne Maselli veniva da una lunga gavetta nel segno del cortometraggio e da un riuscitissimo esordio sulla lunga distanza, con Gli sbandati (1955): già una certezza. Nel cast compaiono inoltre Franco Fabrizi, Mario Carotenuto, Serge Reggiani, Haya Harareet, Antonio Cifariello ed Elisa Cegani, con parti minori anche per i due futuri registi Giuliano Montaldo e Giulio Paradisi. Il finale è sbrigativo, ma non buttato via. 6,5/10.

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