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Sapore di hamburger

Regia di Savage Steve Holland vedi scheda film

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La recensione su Sapore di hamburger

di mm40
6 stelle

Lane, improvvisamente scaricato da Beth per il gradasso Roy, decide di suicidarsi. L'incontro con una bizzarra vicina, timida studentessa francese risorse nascoste, cambia però tutto. Lane quindi sfida Roy dove quest'ultimo eccelle, cioè sugli sci, per impartirgli una lezione.


Sembra una comune commediola adolescenziale di quell'epoca, ma non ci si capisce niente. Un niente, ecco il vero lato positivo del lavoro, che non ricorda di preciso né il Saturday Night Live, né la premiata ditta Zucker-Abrahams-Zucker, né la scuola Animal house / National lampoon; un demenziale che pesca qua e là da tutti questi sottogeneri della comicità statunitense contemporanea, dando vita a qualcosa di sorprendente e di unico. Che poi i titolisti italiani non abbiano trovato nulla di meglio di Sapore di hamburger per piazzare la pellicola sul mercato nostrano, bè, questo è un altro discorso. Presumibilmente il Better off dead originale sarebbe suonato troppo macabro in una traduzione letterale, e dato che si stava parlando di una commedia giovanil-vacanziera (grosso modo, insomma: la parte sulla neve è pure abbastanza limitata) cosa escogitare meglio di qualcosa che ricalcasse il successo del vanziniano Sapore di mare, uscito appena due anni prima, nel 1983? Dettagli, in fondo, che la distanza tra i due film sia siderale. Non che Sapore di hamburger sia un capolavoro o un congegno perfetto che costringe continuamente alla risata, va ribadito: l'esordio di Savage Steve Holland, venticinque anni appena, come regista e come sceneggiatore è un'opera leggera e volutamente priva di qualsiasi spessore nei contenuti, ma anche intelligente ed elaboratissima, con meccanismi comici eccellenti e un gusto per il nonsense talvolta sopraffino. E se all'epoca nel cast non compariva nessun nome degno di particolare nota, oggi si ricorda questo titolo per essere stata una delle primissime prove da protagonista per John Cusack, appena diciannovenne. Considerato tutto ciò, diventa difficile spiegarsi come mai un film di questo calibro sia sempre rimasto all'ombra di tante altre pellicole comiche contemporanee indubbiamente di minor valore. 6/10.

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