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Il grande cielo

Regia di Howard Hawks vedi scheda film

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Questo testo contiene anticipazioni sulla trama.

La recensione su Il grande cielo

di laulilla
9 stelle

Uscì nel 1952, ma non in Italia, questo gran film di Howard Hawks, in bianco e nero, che dura 140 minuti, ambientato nel nord Ovest americano nell'anno 1832. È interpretato da grandi attori, il più noto dei quali è Kirk Douglas.

 

 

Venne definito, all'uscita, un Western, ma il percorso degli eroi non era quello classico dei bianchi in cerca di terre nel “selvaggio West” abitato dai nativi, ma quello di un manipolo di uomini fegatosi, decisi a risalire il corso del Missouri spinti dal desiderio di avventura, col miraggio della ricchezza per l’acquisto di pelli dagli indiani Piedi Neri al confine col Canada francofono.


Fu così che Jim  (Kirk Douglas) intraprese con Bill (Dewey Martin) – col quale si era scontrato prima di diventarne amico inseparabile – il viaggio alla volta di Saint Louis alla  ricerca di Zeb Colloway (Arthur Hunnicutt), a sua volta [ri]cercato – con tanto di taglia – dallo sceriffo locale.
I tre sarebbero diventati compagni di galera, destinati a morire, se Frenchy Jourdonnais (Steven Geray), strano personaggio amico di Zeb non avesse pagato la cauzione per tutti loro.
Il viaggio a cui si accingevano era molto pericoloso sia per le insidie naturali, sia per la difficoltà di attraversare quel fiume in direzione Nord/Ovest, dove mai uomo bianco era arrivato: chiunque avesse voluto comprare pelli era obbligato ad accettare le condizioni previste per i viaggi dalla potentissima e monopolistica Missouri River Company. 

 

Il film ci racconta dunque il viaggio anomalo di Jim e Bill, il loro arrivo a Saint Louis; il ritrovamento dello zio Zeb; il carcere e la loro liberazione su cauzione.

Ci racconta il loro imbarco su una nave ben conosciuta da Zeb, il formarsi in breve tempo di un equipaggio fidato nonché l’inizio di un’avventura, durante la quale le sorprese non mancano, così come non manca una donna: la bella indiana Occhio d’anatra (Elizabeth Threett) che è un po’ ostaggio e un po’ salvacondotto per tutti, mediatrice fra la sua gente – anche lei è della tribù dei Piedi Neri – e Zeb che l’aveva salvata due anni prima dalle grinfie di una tribù ostile che la teneva in cattività. 

Non manca neppure una dichiarazione d’amore, conclusa col matrimonio: non tutti, perciò, sarebbero tornati con le loro bellissime pelli appena acquistate, ma la promessa sincera di ciascuno è quella di rivedersi ancora. Né gli eroi che avevano sfidato il Missouri, né i Piedi Neri intendevano tradire, infatti, l’amicizia leale che si erano reciprocamente e solennemente dichiarati. 

 

Il film che è stato più volte tagliato e manomesso, è stato ricomposto e restaurato nella sua originale versione della durata di 140 minuti. È una versione a colori - aggiunti evidentemente durante il restauro - che rendono molto bene, secondo me, la bellezza del paesaggio e la violenza della natura e anche quella degli uomini che - se si odiano - non si risparmiano colpi bassi e cattiverie, ma che si rivelano anche capaci di amore, di amicizia e di emozioni, come le belle musiche poetiche, che accompagnano la storia, testimoniano. Bellissima regia, bellissimo film.

Questa pellicola è visibile su RaiPlay gratuitamente e senza pubblicità.



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