Regia di Marco Vicario vedi scheda film
Un giovane e ingenuo prete della provincia siciliana viene mandato a Roma. La sua nuova parrocchia è frequentata da persone molto differenti da quelle da lui precedentemente conosciute, soprattutto le donne. Una in particolare comincia a suscitare nel sacerdote dubbi sulla sua vocazione.
Il cast tecnico-artistico è davvero di primo livello e la confezione del lavoro risulta sostanzialmente impeccabile; Marco Vicario ha già una discreta esperienza dietro la macchina da presa e allo stesso modo si è già fatto le ossa come sceneggiatore. Il film di per sé, dunque, non presenta particolari lacune né di scrittura, né di messa in scena; cosa non va insomma in questo Il prete sposato? Se la forma è dignitosissima, bisogna però osservare più a fondo i contenuti. Siamo nel 1970 e la censura in Italia sta pian piano mollando il colpo: si tende a osare sempre qualcosina di più e Vicario qui non fa eccezione a tale regola; il bravissimo Lando Buzzanca protagonista della pellicola è un sacerdote per la prima volta nella vita vittima di turbamenti sessuali a causa di alcune provocanti parrocchiane (una in particolare, interpretata da Rossana Podestà) e il fulcro della trama è tutto qui. Come spunto per un episodio o un cortometraggio potremmo anche esserci, ma un intero film che si regge su così poca sostanza risulta alla fine dei conti per forza di cose fragilino. E questo nonostante le presenze sullo schermo, tra gli altri, di Luciano Salce, Gastone Moschin, Mariangela Melato, Magali Noel, Salvo Randone, Silvia Dionisio, Enrico Maria Salerno, Karin Schubert e Barbara Bouchet; nomi ai quali vanno poi accostati quelli di Armando Trovajoli, che compone una funzionantissima colonna sonora, Alessandro d'Eva che si occupa della fotografia, Nino Baragli impegnato al montaggio e Flavio Mogherini per le scenografie: tutti elementi di spicco nei loro campi. Ma Il prete sposato rimane un cortometraggio fin troppo sbrodolato nel quale Buzzanca sguazza piacevolmente, girando però spesso a vuoto. 4/10.
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