Trama
Un omaggio appassionato a I figli della violenza (1950), capolavoro di Luis Buñuel e tra i primi film iscritti nel Registro della Memoria del Mondo dell’UNESCO. Memoria de los olvidados è un’indagine visiva e storica che esplora il cuore politico e umano di quell’opera, nata nel Messico del dopoguerra ma rivolta ai diseredati di ogni epoca. Con uno sguardo che intreccia cinema, pittura e documentazione, Javier Espada ricostruisce il contesto e l’eredità di un film seminale, illuminando il ruolo del pittore Francisco Goya nella sua concezione e restituendo voce e volto a coloro che vissero davanti e dietro l’obiettivo. Un viaggio nella memoria, tra archivi, testimonianze e i luoghi stessi delle riprese, per comprendere come un’opera possa ancora oggi parlare di giustizia e dignità.
«Con questo documentario desidero rendere omaggio a un film e a un regista che hanno profondamente segnato la mia vita», spiega Espada. «Tornare sui luoghi del set, dialogare con chi è stato ispirato da I figli della violenza, portare alla luce materiali inediti: tutto ciò è parte di una ricerca durata anni. Raccontare Buñuel significa parlare anche del presente: delle sue inquietudini, del suo sguardo partecipe verso gli ultimi. E del suo modo di fare cinema come gesto etico e radicale».
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