Regia di Shu Qi vedi scheda film
82ma MOSTRA INTERNAZIONALE D’ARTE CINEMATOGRAFICA DI VENEZIA (2025) – IN CONCORSO
Nella Taiwan di fine anni ‘80, in una famiglia di modeste condizioni, Hsiao-Li è la figlia adolescente di una parrucchiera che per arrotondare confeziona anche fiori finti e di un meccanico ubriacone alcolizzato e violento. La sorella, preferita dalla madre che invece riprende e sgrida costantemente Hsiao-Li, condivide con lei l'angoscia per un contesto familiare senza gioia né serenità.
Oltre la famiglia c'è per fortuna anche la scuola di cui indossa l'uniforme: lì incontra Li-Li, nuova compagna dal nome simile ma molto più esperta ed intraprendente , che appartiene a una classe sociale benestante ed ha vissuto negli Stati Uniti. Con la nuova amica Hsiao-Li evaderà dalla soffocante situazione domestica in scorribande che le faranno finalmente scoprire un senso di libertà. La madre, che subisce con rassegnazione violenze domestiche dal marito perennemente ubriaco, esasperata dalle intemperanze della ragazza ma anche preoccupata per la sua incolumità, la caccia di casa e la manda a stare dalla zia, e per Hsiao-Li sarà una fortuna allontanarsi dall’ambiente tossico della famiglia.
Girl (2025): scena
L’opera prima come regista dell’attrice taiwanese Shu Qi è una storia di formazione dai tratti autobiografici e un ritratto sensibile della condizione femminile, girato con grande capacità per un'esordiente dietro la macchina da presa, con un ricorso ad immagini evocative ed anche oniriche, come il tunnel di vegetazione da attraversare carponi o il palloncino che sfugge dallo zaino o la spaventosa mano che cerca di ghermirla attraverso la stoffa. Un dramma riflessivo e delicato a cui ci si affeziona volentieri.
Voto: 7,5 su 10
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