Regia di Nick Nostro vedi scheda film
Un paese del vecchio West è tenuto sotto assedio da una banda di spietati fuorilegge, capeggiati da un insospettabile senatore che se la intende con la moglie dello sceriffo. Un pistolero decide quindi di fare piazza pulita dei banditi.
Uno spaghetti western fra i meno noti del pur vasto filone, questo Un dollaro di fuoco, sulla cui paternità in termini di sceneggiatura e di regia c’è grande confusione ancora oggi. Persino il solitamente preciso e informatissimo Marco Giusti, nel suo Dizionario del western all’italiana, lascia molti punti interrogativi in merito a tali questioni, limitandosi a suggerire che la mano di Nick Nostro sia stata dietro la macchina da presa soltanto per una porzione della pellicola, poi sostituita presumibilmente da quella dello spagnolo José Luis Madrid. In effetti stiamo parlando di una coproduzione italospagnola girata per lo più in terra iberica con un cast internazionale, cosa che oggi confonde ulteriormente le acque, ma che all’epoca permetteva rapidi finanziamenti adeguati a portare a termine l’opera senza troppa fatica. Gli sforzi di scrittura – Ignacio F. Iquino, Mario Colucci e Herbert Williams dovrebbero essere gli autori del copione – non si orientano verso una trama solida e logicamente ineccepibile, preferendo creare un sottobosco di personaggi caricaturistici (il medico/veterinario ubriacone, il giornalista che crede nella verità, etc.) che lasciano comunque il segno e dar loro in pasto alcune scene topiche spesso anche abbastanza violente. Tra gli interpreti: Michael Rives (Miguel de la Riva), Dada Gallotti, Indio Gonzalez, Alberto Farnese, Gustavo Re. La versione attualmente (agosto 2025) reperibile su YouTube fatica ad arrivare a un’ora e un quarto di durata: qualcosa sicuramente è stato tagliato. 2/10.
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