Regia di Leonardo Di Costanzo vedi scheda film
Una indagine psicologica nella mente di un’assassina, inconsapevole del gesto fatto e un criminologo che cerca con pazienza di capire cosa ha spinto la protagonista a compiere un gesto così crudele e in apparenza inspiegabile.
Elisa (2025): Leonardo Di Costanzo, Barbara Ronchi, Roschdy Zem
Elisa (2025): Leonardo Di Costanzo, Valeria Golino
Elisa (2025): Barbara Ronchi, Roschdy Zem
Elisa (2025): Barbara Ronchi, Diego Ribon
Elisa (2025): Barbara Ronchi
Elisa Italia/Svizzera 2025 la trama: Dopo aver scontato dieci anni di carcere per il crudele omicidio della sorella e per averne bruciato il cadavere, Elisa Zanetti, ragazza cresciuta in un ambiente famigliare compatto e severo, viene aiutata dal criminologo il professor Alaoui, esperto di delitti in famiglia, che la guida attraverso svariati colloqui a diradare la nebbia dei suoi ricordi confusi e di chiamare “il fatto”, con il suo vero nome delitto. Elisa riesce finalmente a far emergere una verità sconvolgente e inaspettata, segnando l'inizio di quello che potrebbe essere un provvidenziale percorso di redenzione. La recensione: Elisa è un film diretto da Leonardo Di Costanzo. Sceneggiatura di Leonardo Di Costanzo, Bruno Oliviero, Valia Santella Produttore Carlo Cresto-Dina, Manuela Melissano Casa di produzione Tempesta, Rai Cinema, Amka Films, RSI Distribuito in Italia da 01 Distribution Fotografia di Luca Bigazzi Montaggio di Carlotta Cristiani Musiche di Giorgio Matteo Oliviero Scenografia di Luca Servino. Film scritto in modo sublime e una protagonista Barbara Ronchi e il cast di supporto, che recitano in stato di grazia, con un ritmo sospeso e forte tensione interiore della protagonista. Il film è LEI il suo volto impaurito e perso così ben ripreso dalla mdp, il suo sguardo malinconico e la sua fragilità. La struttura carceraria modello, sembra più un albergo, che una casa circondariale, con le detenute in una divisa rossa. Ci sono anche Intensi flashback, che ci chiariscono l’interno familiare, che ha prodotto tanto orrore. Il carcere diventa una comfort zone, perché la liberazione futura viene vissuta come un drammatico ritorno alla vita, dove niente potrà mai più essere come prima. Barbara Ronchi attrice ormai matura lanciata da Marco Bellocchio con “Sorelle mai”, qui è credo alla prova della vita. Magnifico anche Roschdy Zem/professor Alaoui il criminologo, già ammirato in Roubaix, una luce nell'ombra (Roubaix, une lumière) di Arnaud Desplechin (2019) La ragazza con il braccialetto (La Fille au bracelet) di Stéphane Demoustier (2019). Il film è liberamente ispirato al saggio “Io volevo ucciderla” dei criminologi Adolfo Ceretti e Lorenzo Natali. Il film non assolve né condanna, ma vuole semplicemente comprendere e capire il cupo buio dell’anima, che abita in ciascuno di noi. La fotografia di Luca Bigazzi inquadra benissimo gli spazi chiusi e le luci fioche e ci mostrano il disagio interiore di Elisa, un cinema che ci piace diretto e senza via d’uscita o scorciatoie, una riflessione amara su un’anima in pena e sofferente. Con questa opera Di Costanzo dimostra tutto il suo valore e la potenza catartica del suo cinema, che mi ha ricordato lo stile inimitabile del grandissimo Ingmar Bergman, perché capace di far riflettere ed essere al tempo stesso un’esame di coscienza. Il finale induce alla speranza, quando Elisa avrà la possibilità di redimersi, con la libertà condizionale , il sapore salvifico della vita all’esterno, la possibilità di un lavoro umile, ma dignitoso in una pizzeria, ma forse finalmente cosciente, che la vita nonostante il male e il disagio interiore può e deve andare avanti. Interpreti e personaggi Barbara Ronchi: Elisa Zanetti Roschdy Zem: prof. Alaoui Diego Ribon: Giorgio Montanini: Radice Hippolyte Girardot: Monica Codena: Roberta Da Soller: Marco Brinzi: Valeria Golino.
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