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Que ma volonté soit faite

Regia di Julia Kowalski vedi scheda film

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alan smithee

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La recensione su Que ma volonté soit faite

di alan smithee
6 stelle

Maria Wróbel

Que ma volonté soit faite (2025): Maria Wróbel

FESTIVAL DI CANNES 78 - QUINZAINE DES CINÉASTES

Costretta da circostanze familiari a vivere nella fattoria di famiglia, divisa tra un affettuoso ma troppo occupato padre di origini polacche (Wojtek Skibi?ski), proteso a tenerla a casa per proteggerla dai maligni e incontrollati demoni che già tempo prima le hanno portato via la madre, e due fratelli maggiori molto grezzi e primitivi che la trattano garbatamente da serva (Przemyslaw Przestrzelski e Kuba Dyniewicz), la paziente Nawojka (Maria Wróbel), abituata ad allevare vacche e a svezzare vitellino, sogna invece di poter essere ammessa ad un tirocinio presso una scuola veterinaria a 50 chilometri di distanza.

Per questo prega molto e non passa notte in cui non sia costretta a contorcersi nel suo letto per resistere alle tentazioni oscure che la assalgono. Le giornate trascorse a badare al gregge di mucche nel grigiore di una campagna francese schietta e brumosa che pare quella dei primi Dumont, sono scosse dall'apoarire della Bella, irruento, sbloccata Sandra (Roxane Mesquida, magnifica dark girl che finisce per soccombere alla brutalità di chi la circonda), una giovane donna dalla pessima reputazione, giunta in loco allo scopo di vendere la casa accanto a quella di Nawoika, appartenuta ai suoi defunti genitori.

Una presenza che, unita ai demoni che convivono dentro la giovane allevatrice, spiazzano la ordinaria e trascurata vita quotidiana di quella località rurale comunque inquieta.

Poco dopo, una misteriosa epidemia che decima la mandria, uccisa da una specie di fungo alieno che convive dentro i bovini fino a consumarli, non pare affatto una casualità in questo contesto dai connotati piuttosto esoterici ed inquietanti.

È piuttosto interessante, questo duro, inquietante secondo lungometraggio da parte di Julia Kowalski, che ibrida atmosfere horror ad una quotidianità oppressa da squallore e trascuratezza. Forte di immagini che è difficile togliersi dalla mente, come il cammino statico ed attonito della devastata protagonista nuda e data erroneamente per morta nel finale forte e demoniaco, Que ma volonté soit faite è un film che rimane alla mente, pieno di momenti forti e di riprese efficaci che non è concesso tralasciare tanto velocemente, richiamando l'attenzione su questa interessante e promettente cineasta francese, di evidenti origini polacche.

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