Regia di Pauline Loquès vedi scheda film
78° FESTIVAL INTERNATIONAL DU FILM DE CANNES 2025 - SEMAINE DE LA CRITIQUE
Nino è un ragazzo parigino di quasi 30 anni che si sottopone ad alcuni esami medici per un apparentemente banale mal di gola, e certamente non si aspetta di ricevere una diagnosi di tumore. La chemioterapia inizierà a breve, ma prima gli viene consigliato di congelare il suo seme per poter avere figli in futuro. Lo sconcertato Nino si pone il problema di come comunicare la sua malattia alle persone care: la madre, gli amici, l'ex compagna...
Non aspettatevi però (e meno male!) uno di quei drammi iettatori e lacrimevoli sulla malattia.
Nino concentra l'azione nel weekend tra comunicazione della diagnosi ed inizio della terapia e si pone piuttosto come una riflessione su come affrontare le difficoltà e i macigni che ci sbarrano improvvisamente la strada della vita, quella di un giovane evidentemente ancora alla ricerca del proprio percorso. Cominciando ad affrontarli, è la tesi dell'amico che gli organizza la festa di compleanno a sorpresa, e potranno persino diventare motore di cambiamenti in positivo.
Lo stile scelto dalla regista debuttante Pauline Loquès è realistico e sensibile, smussando i passaggi drammatici con buffa ironia, grazie ad una sceneggiatura ben scritta dalla stessa autrice. Il protagonista Theodore Pellerin offre un'ottima prova tratteggiando un ritratto spontaneo del suo personaggio, con cui viene spontaneo identificarsi ed empatizzare. Tra i ruoli non protagonisti, Jeanne Balibar nel ruolo della madre e un cameo di Mathieu Amalric.
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