Regia di Guillermo Galoe vedi scheda film
Ciudad Sin Sueño (2025): scena
FESTIVAL DI CANNES 78 - SEMAINE DE LA CRITIQUE
Toni, un ragazzo rom di quindici anni, vive nel più grande insediamento nomade d'Europa, posto alla periferia di Madrid.
Fiero di appartenere a una famiglia di raccoglitori di rottami metallici, il ragazzo segue il nonno ovunque, e si fa accompagnare costantemente dal bellissimo levriero bianco femmina chiamato Atomica, che spesso utilizza anche per la caccia alla lepre.
Tuttavia da qualche tempo il comune ha disposto iniziative volte alla demolizione di strutture fatiscenti che circondano il nucleo dell'accampamento nomade.
Le ruspe giungono a pochi passi dall'abitazione abusiva del nonno, ma costui si rifiuta di andarsene, nonostante il lavoro dei cingolati prosegua ininterrotto.
Ciudad Sin Sueño (2025): scena
Toni si troverà a trascorrere notti buie, privato di elettricità, e ad escogitare sistemi per riappropriarsi della splendida Atomica che il nonno è stato costretto a vendere per poter andare avanti.
Ma la vera svolta Toni dovrà affrontarla scegliendo se andare incontro ad un futuro incerto o aggrapparsi ai retaggi di un mondo che, inesorabilmente, sta scomparendo.
Ciudad Sin Sueño (2025): scena
Ciudad Sin Sueño (2025): scena
La bravura del cineasta spagnolo Guillermo Galoe fa sì che l'opera tratteggi il contesto aspro e realistico che delinea il percorso di formazione di un adolescente immerso in modo totalizzante addentro ai contorni di una cultura ed un modus vivendi che si radicano all'interno di una cultura ed uno spirito nomade difficile da estirpare o corrompere.
Ciudad sin sueno è un film riuscito, in grado di associare il realismo delle problematiche sociali e pratiche legate all'essere male accetti in un contesto sociale ed economico che diffida degli zingari e del mondo nomade, con il fantasioso mondo di una adolescenza che, per quanto estiroata anzitempo dal mondo dei giochi e della fantasia, sa ancora rifugiarsi nella magia di una tradizione che offre spunti e materie utili a trovar rifugio addentro di sé.
Ciudad Sin Sueño (2025): scena
Il film, girato spesso attraverso la luce edulcorata di riprese via cellulare effettuate dai ragazzi e dalla goliardia che li vede affrontare le insidie del mondo, appare vivo, vitale, urgente, ed evidenzia l'autore Galoe, come un cineasta molto promettente.
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