Regia di Richard Linklater vedi scheda film
Nouvelle Vague (2025): locandina
CINEMA OLTRECONFINE - FESTIVAL DI CANNES 78: CONCORSO
Parigi fine anni '50.
La rivoluzione cinematografica è alle porte, per opera di un manipolo di critici cinematografici cinefili che, indotti a passare dietro la macchina da presa e raccontare storie, danno vita ad una nuova, rivoluzionaria corrente di pensiero e rappresentazione, caratterizzata da un effervescente spirito di libertà creativa che si traduce in un rivoluzionario processo di creazione di film, in grado di dare una svolta radicale che alla storia del cinema.
François Truffaut e Eric Rohmer avevano girato già alcune loro opere, come I 400 Colpi (1959) e Il segno del leone (1959), come pure Claude Chabrol, apprezzato e già noto grazie al suo Le beau Serge (1958) e a Les cousins (1959).
Mancava all'appello l'opera di colui che probabilmente si rivelò come il più insofferente, innovativo e geniale tra loro, ovvero Jean-Luc Godard, incalzato a mettere in scena la sua storia noir di fuga ed attrazione, omaggio hollywoodiano ai miti del genere e a Bogart, con precise innovazioni stilistiche che renderanno All'ultimo respiro, seppur non il primo film, senz'altro l'opera capostipite che segna l'inizio della cosiddetta Nouvelle Vague. Il Nouvelle Vague di Richard Linklater, autore piuttosto avvezzo ad immortalare i fenomeni statistici, le correnti di pensiero e narrazione, e i programmi cult di tutta una generazione, rende un omaggio sentito e spigliato al cinema francese e, appunto, alla rivoluzionaria e fervente Nouvelle Vague.
Nouvelle Vague (2025): Jade Phan-Gia, Zoey Deutch, Aubry Dullin, Guillaume Marbeck
Nouvelle Vague (2025): Guillaume Marbeck, Aubry Dullin
Il regista di Prima dell'alba (1995), Boywood (2014) e Hit Man (2024) ricostruisce la genesi, la produzione e il montaggio del film culto Fino all'ultimo respiro (1960) di Jean-Luc Godard, considerato da tempo ed unanimemente il manifesto del movimento, avvalendosi per l'occasione di un grandioso cast di attori magari ancora poco noti o misconosciuti, ma che assomigliano in modo impressionante ai registi dell'epoca come Godard, Truffaut, Rivette, e, forse ancor di più, ai due protagonisti Jean-Paul Belmondo e Jean Seberg.
Nouvelle Vague (2025): Guillaume Marbeck, Aubry Dullin
Nouvelle Vague (2025): Guillaume Marbeck, Aubry Dullin, Zoey Deutch
Nouvelle vague di Linklater sprizza cinefilia e amore per la tecnica di ripresa cinematografica nel suo senso più lato, omaggiando con calore ed una reverenza ed un rispetto commoventi, un cineasta geniale attorniato da colleghi non meno dotati ed ispirati, lungo un periodo d'oro che contraddistinse il mondo della settima arte, particolarmente predisposto ad innovare, nel rispetto dei vecchi grandi maestri e generi che precedettero quest'inizio spumeggiante dei '60.
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